Spiega questi primi tre anni con
tre parole: sinodalità, carità,
dialogo. Maria Voce, presidente
del Movimento dei Focolari,
identifica nella «sinodalità» il
tratto che caratterizza «tutto quello
che il Papa sta facendo per far fare
alla Chiesa un percorso di comunione
e in comunione, tutto il lavoro per
l’organizzazione della Curia orientato
a un cammino più partecipato in cui
ognuno si senta protagonista: i cardinali
che fin dal primo momento ha
voluto perché lo affiancassero, il fatto
che chieda il parere di tanti, la sua disponibilità
a parlare con i giornalisti
e a fare le conferenze stampa in aereo
sono tutte cose che dicono questo desiderio
di profonda partecipazione che
renda tutti protagonisti della vita della
Chiesa».
Per quanto riguarda la carità «senza
trascurare nessuno, è evidente la
sua attenzione a quelli che soffrono
di più, ai poveri che lui accoglie in Vaticano,
che fa partecipi della bellezza
dei monumenti, ai quali fornisce gli
elementi di prima necessità come le
docce, il pronto soccorso, la barberia.
Questa attenzione ai poveri di piazza
San Pietro è lo sguardo concreto, vicino,
di quell’attenzione ai poveri del
mondo intero, a tutte le persone che
soffrono, ai migranti per i quali si sta
spendendo al massimo, ai giovani senza
lavoro, ai bambini abbandonati, a
chi non ha famiglia. Un’attenzione che
arriva alla sua espressione massima
che è la misericordia, cioè l’amore di
Dio verso tutti, la testimonianza di un
amore senza confini che purica qualsiasi
sbaglio».
E infine l’apertura «a tutti», evidenziata
dai dialoghi, «con i suoi
amici, con il pastore di Caserta, per
esempio, fino ai dialoghi più importanti
con il patriarca Bartolomeo, con
Kirill, con gli esponenti delle altre religioni
». «È una cosa che seguiamo particolarmente
», termina Maria Voce. «E,
nonostante coloro che dicono che si
perde la propria identità nel contatto
con gli altri, lui ci sta facendo vedere
e capire che l’identità la si difende e
la si dona nella relazione con gli altri.
Nell’incontro scopriamo anche la
nostra vera identità di cristiani, che è
annunciare l’amore di un unico Dio
per tanti figli, fondamento della fraternità
universale».