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mercoledì 19 marzo 2025
 
parlamento
 

Non smantellate la legge 185/90: un appello contro i favori ai mercanti d’armi

08/02/2025  Acli, Agesci, Azione Cattolica Italiana, Pax Christi e altre associazioni cristiane chiedono al Parlamento di non modificare la legge che regola l’export di armi italiane. Il disegno di legge in discussione rischia di svuotarne il contenuto, riducendo trasparenza e controllo democratico. «Vi supplichiamo: non tradite il lavoro della società civile che ha reso possibile questa conquista»

Signori Deputati, signori Senatori: fermatevi!

Vogliamo unire la nostra voce a quella di tante donne e uomini, coordinamenti di molti movimenti e associazioni, come Rete Italiana Pace e Disarmo che ha rilanciato l’appello “Basta favori ai mercanti di armi! Fermiamo lo svuotamento della Legge 185/90”.

Da tempo chiediamo di non stravolgere la legge 185 che regola l’export delle armi italiane. Proprio l’anno scorso in questi giorni eravamo a Roma per ricordare «L’impegno dei cattolici a favore della legge 185/90. Un appello alla coscienza dei Parlamentari contro il falso realismo della guerra».

Lo scrivevamo allora e lo ripetiamo oggi, mentre state discutendo in Commissione le modifiche da portare all’approvazione dell’Aula: «La legge 185 del 1990, che regola l’esportazione di armi, è una grande conquista della società civile italiana che ha visto parte dell’associazionismo cristiano impegnato in prima fila nella campagna “Contro i mercanti di morte”. L’appello lanciato per quella mobilitazione partiva da un realistico dato di fatto: “Armi italiane uccidono in tutto il mondo”. […] Il tentativo di procedere al progressivo smantellamento della legge 185/90 sembra ormai avviato a compimento […]. La legge 185 ha permesso, ad esempio, sempre grazie alla pressione della cittadinanza attiva, di interrompere, dal 2019 al maggio 2023, la partenza dal nostro Paese di migliaia di missili e bombe destinate ad essere usate nel disastroso conflitto in atto nello Yemen».

Il disegno di legge che oggi state discutendo intende: limitare l’applicazione dei divieti sulle esportazioni di armamenti; ridurre al minimo l’informazione al parlamento e alla società civile; e, soprattutto, limitare le informazioni contenute dalla Relazione governativa annuale, cancellando la documentazione riguardo alle operazioni svolte dagli istituti di credito circa l’import e l’export di armi e dei sistemi militari italiani.

Tali modifiche svuotano il contenuto della legge 185. Sarebbe una decisione gravissima.

Signori Deputati e Senatori, vi chiediamo, vi supplichiamo, non svuotate la legge 185/90 nel suo profondo significato. Vi chiediamo di ricordare e custodire il lavoro della società civile che ha portato all’approvazione di questa legge che attua i principi costituzionali. Ve lo chiediamo in nome della comune umanità che ripudia la guerra.

Con la speranza che questo appello venga raccolto, restiamo disponibili per ogni tipo di confronto e approfondimento.

 

Roma, 7 febbraio 2025.

 

Giuseppe Notarstefano, presidente Azione Cattolica Italiana

Emiliano Manfredonia, presidente Acli

Matteo Fadda, presidente Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Cristiana Formosa e Gabriele Bardo, Responsabili Movimento dei Focolari Italia

Mons. Giovanni Ricchiuti, presidente Movimento Pax Christi Italia

Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti comitato nazionale AGESCI

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