14.00 Decima congregazione: arrivati i 133 elettori. Sorteggiate le camere dove dormiranno
Sono state sorteggiate le camere di Santa Marta per l'alloggiamento dei cardinali durante il conclave. Alla Congregazione di questa mattina presenti 132 cardinali elettori su 179 totali anche se a Roma sono arrivati tutti quelli che hanno diritto a entrare in conclave. La discussione, che proseguirà nel pomeriggio, ha trattato i temi chiave delle finanze, degli abusi, del rapporto della Chiesa con il mondo. In totale 26 interventi che hanno tratteggiato la figura del POntefice come colui che deve essere "Pastore vicino agli uomini". Affrontati anche temi legati al diritto canonico, al ruolo dello Stato della Città del Vaticano e a quello della Caritas nel difendere i poveri. I cardinali hanno anche rievocato la preghiera di papa Francesco durante il Covid. La sua presenza è stato "un segno di speranza nella paura". TRa i temi anche quello delle guerre, delle vocazioni e delle divisioni all'interno della Chiesa.
10 - Il cardinale Dolan: Trump non doveva travestirsi da Papa
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump vestito da Papa? «Non è stata una cosa buona, spero che lui non avesse nulla a che fare» con questo meme. A dirlo è stato il cardinale di New Tork , Timothy Dolan, arrivato a Monte Mario per celebrare la Messa nella chiesa di Nostra signora di Guadalupe dove Dolan è il cardinale titolare e dove ha tenuto la celebrazione secondo una ormai consolidata tradizione per cui, prima del conclave, i cardinali celebrano nelle chiese cui è stato affidato loro il titolo. L'immagine postata su Truth e poi sui social della Casa Bianca ha indignato mezzo mondo cattolico e in primis i vescovi di New York che sabato sera hanno preso tutti insieme posizione come New York State Catholic Conference, affermando che la foto creata dall'IA è «offensiva» e che «non è mai appropriato ridicolizzare o deridere il papato».
9.30 - Dalle 9 cominciata la decima Congregazione, oggi i cardinali si riuniranno anche nel pomeriggio
In corso la decima congregazione. Oggi i cardinali si riuniranno anche nel pomeriggio per continuare il confronto in modo più serrato in vista del Conclave. Nella nona Congregazione c'erano stati 26 interventi, che hanno toccato diversi temi di rilevanza ecclesiale e pastorale. Si era riflettuto sul duplice compito della Chiesa: vivere e testimoniare la comunione al proprio interno, e promuovere la fraternità nel mondo. È stato ricordato con gratitudine il magistero di Papa Francesco e i processi avviati sotto il suo pontificato, sottolineando la responsabilità di proseguirli e custodirli.
5 maggio, ore 9.20 - Lettera aperta dei giovani ai cardinali: «Scegliete un Papa pellegrino. Un pastore. Un costruttore di pace»
I giovani scrivono ai cardinali per chiedere di continuare sulla strada di Francesco. Una Chiesa inclusiva che dia spazio a giovani, laici, donne e che sia attenta alla dignità di ciascuno per portare a tutti la gioia della fede e la speranza. Che prosegua la lotta agli abusi e al clericalismo e lavori per la pace.
15.40 - Evangelizzazione, sinodalità, abusi e scandali finanziari tra i temi affrontati nell'ottava Congregazione dei cardinali
All'ottava Congregazione di generale di venerdì mattina erano presenti più di 180 cardinali, di cui più di 120 elettori. Lo fa sapere la Sala Stampa Vaticana. Durante la sessione è stata annunciata la presenza di alcuni cardinali giunti oggi, i quali hanno prestato giuramento alle ore 10:30, durante la pausa. Nel corso della mattinata 25 cardinali hanno preso la parola. I contributi hanno toccato temi di particolare rilevanza per il futuro della Chiesa. È stato rilevato come l’evangelizzazione fosse il cuore del Pontificato di Papa Francesco: una Chiesa comunione fraterna ed evangelizzatrice, capace di parlare soprattutto alle giovani generazioni. Particolare attenzione è stata rivolta alle Chiese dell’Oriente, segnate dalla sofferenza ma anche da una forte testimonianza di fede. Più interventi hanno evidenziato l’urgenza di comunicare il Vangelo in modo efficace a tutti i livelli della vita ecclesiale, dalle parrocchie alla curia, ricordando che la testimonianza dell’amore reciproco è il primo annuncio, come ricorda il Vangelo. Sono stati richiamati anche alcuni elementi di contro testimonianza, come gli abusi sessuali e gli scandali finanziari.
Il portavoce Matteo Bruni ha riferito che tali questioni sono state affrontate come una "ferita" da mantenere ‘aperta’, affinché resti viva la consapevolezza del problema e si possano individuare percorsi concreti per la sua guarigione. Tra gli altri temi emersi: la centralità della liturgia, l’importanza del Diritto canonico, e il valore della sinodalità, declinata nella sua relazione con la missione, la collegialità e il superamento del secolarismo. Infine, si è riflettuto sull’ermeneutica della continuità tra i pontificati di San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco, nonché sul ruolo dell’Eucaristia, anche nella missione evangelizzatrice della Chiesa. I lavori sono iniziati alle 9 con la preghiera e si sono conclusi alle ore 12:30.
14.15 - Montate le stufe nella Sistina
“Le stufe (dove si bruceranno le schede delle votazioni) sono state portate, una buona parte dell'allestimento è stato fatto”. Così il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni in un briefing sui lavori che si stanno approntando nella Cappella Sistina in vista del Conclave. Stamani si è montato il comignolo per le "fumate", sul tetto della Sistina.
14.10 - Mancano quattro cardinali elettori. Confermati due assenti
Non sono ancora arrivati a Roma quattro cardinali elettori. Restano al momento comunque 133 quelli che entreranno in Sistina perché le assenze annunciate sono soltanto quelle dei due cardinali che hanno manifestato problemi di salute: lo spagnolo Antonio Canizares Llovera e John Njue del Kenya. Su quest'ultimo resta il giallo dell'età, come anche per il cardinale del Burkina Faso Philippe Ouedraogo. Di recente la loro data di nascita è stata corretta nell'annuario pontificio. In pratica sono 'ringiovanitì e per questo rientrano tra gli elettori, perché secondo le date di nascita che avevano comunicato precedentemente ad oggi sarebbero ultraottantenni e dunque non elettori. Njue comunque non verrà perché malato. Resta con il diritto ad entrare in Sistina invece Ouedraogo. «Non tutti i Paesi godono della stessa qualità degli uffici anagrafici», ha spiegato il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni in un briefing con i giornalisti, e le dichiarazioni iniziali sulla data di nascita «sono state modificate con un documento valido».
02/05 - ore 11.30 - Il cardinale Rosa Chavez: Entreremo in Sistina con le idee chiare
I cardinali entreranno nella Cappella Sistina «con le idee chiare». Lo assicura il cardinale Gregorio Rosa Chavez, 82 anni e quindi non elettore, prima della congregazione generale di venerdì conversando con i giornalisti. In questi giorni «dobbiamo ascoltare Dio», aggiunge. Sul caso del cardinale Juan Luis Cipriani, Rosa Chavez taglia corto: «È un problema che i cardinali conoscono bene ma non è un elettore».
14.40 - Economia e finanza al centro della discussione dei cardinali. L'italiano lingua ufficiale del conclave
Alla settima Congregazione generale pre-Conclave dei cardinali hanno preso parte mercoledì mattina 181 cardinali, di cui 124 elettori. La prima parte della mattinata, ha riferito ai giornalisti il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, si è parlato della situazione economica e finanziaria della Santa Sede, con interventi dei cardinali Reinhard Marx, Kevin Joseph Farrell, Christoph Schoenborn, Fernando Vergez Alzaga e Konrad Krajewski. Il cardinale Marx, in qualità di coordinatore del Consiglio per l'economia, ha presentato alcune sfide, problemi, proposte nella prospettiva della sostenibilità, con l'obiettivo che le strutture economiche continuino a supportare la missione del papato Il card. Farrell, responsabile del comitato per gli investimenti, ha parlato dell'attività del comitato. Il card. Schoenborn, presidente della Commissione di vigilanza dello Ior, ha parlato dell'attività e della situazione dello Ior. Il card. Vergez, presidente emerito del Governatorato (non erano presenti né l'attuale presidente suor Raffella Petrini né il segretario laico avvocato Giuseppe Puglisi-Alibrandi) ha dato alcune specifiche sulla situazione e sul supporto del Governatorato ed anche su alcuni lavori di ristrutturazione in cui è coinvolto. L'elemosiniere Krajewski ha parlato dell'attività del Dicastero per la carità. Nella seconda parte della mattinata, è stata data lettura del comunicato al popolo di Dio. Poi sono seguiti circa 14 interventi su tematiche come: l'ecclesiologia del popolo di Dio, si è citata come una ferita la polarizzazione nella Chiesa e la divisione della società, la sinodalità unita alla collegialità episcopale anche come corresponsabilità differenziata, anche per superare la polarità nella Chiesa, si è parlato di vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa, tanti sono stati anche i richiami ai testi conciliari, in particolare alle due costituzioni apostoliche Lumen Gentium e Gaudium et Spes. Poi si è parlato di evangelizzazione, e una delle tematiche era anche la corrispondenza tra ciò che si vive e ciò che si annuncia. Giovedì 1° maggio, giorno festivo, non ci sarà la congregazione generale, solo la Messa dei novendiali nel pomeriggio. La prossima congregazione è in programma venerdì alle ore 9.00. Per quanto riguarda la lingua è stato chiarito che sarà l'italiano e che non saranno ammessi traduttori. Per chi non parla l'itliano, ci si "affiderà alla carità cristiana".
13.45 - La Congregazione: “Anche più di 120 cardinali possono eleggere il Pontefice”
La Congregazione dei cardinali “ha rilevato che sua santità papa Francesco, creando un numero di cardinali superiore ai 120, come stabilito dal n. 33 della Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II, del 22 febbraio 1996, nell’esercizio della Sua suprema potestà, ha dispensato da tale disposizione legislativa, per cui i cardinali eccedenti il numero limite hanno acquisito, a norma del n. 36 della stessa Costituzione Apostolica, il diritto di eleggere il Romano Pontefice, dal momento della loro creazione e pubblicazione”. Lo rende noto la Santa sede.
13.30 - Il cardinale di Lussemburgo Hollerich: "Lo Spirito Santo è protagonista, la sinodalità vada avanti"
«Francesco parlava molto dello Spirito Santo, diceva che è il protagonista della vita della Chiesa e anche del Sinodo. E diceva spesso, all'inizio lo Spirito Santo crea grande disordine ma alla fine stabilisce una nuova grande grande armonia». Lo ha detto il cardinale di Lussemburgo, Jean-Claude Hollerich, celebrando martedì pomeriggio una messa di suffragio per papa Francesco nella Chiesa Nuova, a Roma. Nell’omelia, il porporato gesuita ha elogiato il percorso sinodale e anche una sponsorizzazione della candidatura del cardinale maltese Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi: «Quando papa Francesco aprì il Sinodo - ha continuato - c'era gente che aveva paura, forse saranno riforme che porteranno una divisione della Chiesa, una polarizzazione tra destra e sinistra e sappiamo già che il mondo soffre troppe divisioni. Ma io sono contento che abbiamo lavorato sotto la guida esperta del segretario del Sinodo, il cardinale Mario Grech, e tutta l'equipe. La riscoperta della sinodalità - ha anche detto il cardinale - ci conduce a un discernimento per servire meglio e posso dire che funziona. In Lussemburgo lo abbiamo sperimentato nei consigli pastorali, una nuova dinamica missionaria sta emergendo. Papa Francesco ci parlava di un cambiamento d'epoca - ha proseguito - e ora lo vediamo con l'Intelligenza artificiale, ma non bisogna aver paura, camminiamo insieme in questi nuovi tempi, possiamo veramente aiutare e servire il mondo e tutti gli altri. La via della sinodalità ci ha incoraggiato, lui diceva sempre, avanti, e ora noi abbiamo un padre in Cielo che ci aiuterà nella nostra camminata, grazie Francesco, noi vogliamo continuare e realizzare quello che tu ci hai insegnato»
13.10 - I cardinali chiedono la preghiera di tutta la Chiesa
Il Collegio dei Cardinali convenuti a Roma, impegnati nelle Congregazioni Generali in preparazione al Conclave, «desidera rivolgere al Popolo di Dio l'invito a vivere questo momento ecclesiale come un evento di grazia e di discernimento spirituale, nell'ascolto della Volontà di Dio». Lo si legge in un comunicato della Santa Sede. Per questo i Cardinali, «coscienti della responsabilità a cui sono chiamati, percepiscono la necessità di essere sostenuti dalla preghiera di tutti i fedeli. Essa è la vera forza che nella Chiesa favorisce l'unità di tutte le membra nell'unico Corpo di Cristo (1Cor 12,12)». «Di fronte alla grandezza del compito imminente e alle urgenze dei tempi presenti, è prima di tutto necessario farsi strumenti umili dell'infinita Sapienza e Provvidenza del Padre Celeste, nella docilità all'azione dello Spirito Santo. È infatti Lui il protagonista della vita del Popolo di Dio, Colui che dobbiamo ascoltare, accogliendo ciò che dice alla Chiesa (cfr Ap 3,6)», aggiunge il comunicato. «Che la Madonna accompagni questa corale invocazione con la Sua materna intercessione».
30/04, ore 11 - I cardinali: Apprezzamento per il gesto di Becciu, si accertino i fatti
Riguardo al cardinale Angelo Becciu e alla sua rinuncia di entrare in Sistina, la Congregazione dei cardinali “ha preso atto che egli, avendo a cuore il bene della Chiesa, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ha comunicato la sua decisione di non partecipare ad esso. Al riguardo, la Congregazione dei Cardinali esprime apprezzamento per il gesto da lui compiuto ed auspica che gli organi di giustizia competenti possano accertare definitivamente i fatti”
13.20 - Il 5 maggio alle 17.30 il giuramento di officiali e addetti al Conclave
Lunedì 5 maggio alla 17.30, nella Cappella Paolina, avrà luogo il giuramento di riservatezza degli officiali e addetti al Conclave. Si tratta di cerimonieri, confessori, medici e infermieri, addetti agli ascensori del palazzo apostolico, personale addetto ai servizi della mensa e delle pulizie, personale della floreria e dei servizi tecnici, addetti al trasporto, vertici delle guardie svizzere, dei gendarmi e della protezione civile vaticana. Rimangono nel Conclave anche il segretario del collegio cardinalizio e il Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, l'arcivescovo Diego Ravelli.
29/4 13.15 Due cardinali elettori rinunciano al conclave per motivi di salute
Conclave, oltre 120 elettori già arrivati a Roma, due hanno comunicato di non riuscire a venire per motivi di salute. In totale alla Congregazione hanno partecipato 135 cardinali
29/4 ore 9.45 Il cardinale Becciu si ritira dal Conclave
Becciu fuori dal Conclave: "Obbedisco al Papa"
13.10 - Da oggi chiusa al pubblico la Cappella Sistina
La Cappella Sistina è chiusa al pubblico a partire da oggi in vista del Conclave. Lo ha annunciato la direzione dei Musei Vaticani sul proprio sito. "Si comunica che la Cappella Sistina - si legge - sarà chiusa al pubblico a decorrere da lunedì 28 aprile 2025 per le esigenze del Conclave. Sono parimenti sospese tutte le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis".
28/4 12.55 - Il Conclave inizia mercoledì 7 maggio
La quinta Congregazione dei cardinali ha deciso la data del Conclave. Inizierà il 7 maggio. Più di 180 i cardinali presenti e poco più di un centinaio i cardinali elettori. Una ventina di interventi sul tema della Chiesa, del rapporto con il mondo e delle qualità che il nuovo Papa dovrà avere per rispondere a queste sfide. Si è parlato del caso Becciu, ma senza alcuna delibera in proposito.
13.15 - Il Papa portato davanti alla Salus Populi Romani per l'ultima volta
Dopo l'ingresso in processione a Santa Maria Maggiore, il feretro di papa Francesco è stato portato e fatto sostare per alcuni momenti davanti alla cappella dell'icona mariana dove si trova l'icona della Salus Populi Romani, tanto amata dal Pontefice e davanti alla quale ha pregato in molteplici occasioni e prima e dopo tutti i suoi viaggi apostolici. Alcuni bambini hanno portato all'altare due cesti di rosa bianche.
13 - Applausi e "Viva Francesco" all'arrivo del Papa a Santa Maria Maggiore
I rintocchi della campana di Santa Maria Maggiore accolgono l'arrivo del feretro di Papa Francesco nella basilica a lui tanto cara che accoglierà le sue spoglie. Un applauso fragoroso saluta la bara del Pontefice. All'arrivo della papamobile con il feretro dalla piazza in tanti hanno gridato: "Viva Francesco, viva Francesco". Tantissimi gli applausi.
12.55 - Il Papa arrivato a Santa Maria Maggiore accolto dai "suoi" poveri
Dopo un velocissimo allestimento, nella basilica di Santa Maria Maggiore i poveri, i migranti, i trans amici di Papa Francesco si sono disposti sul sagrato con in mano le rose bianche a lui tanto gradite. Il feretro è arrivato attorno alle 12.55. Presente anche il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, proto canonico della basilica di San Giovanni in Laterano ha raggiunto in questo momento la basilica stessa, dove sarà tumulato, in forme privata, Papa Francesco.
12.30 - Due ali di folla accompagnano il corteo del feretro del Papa verso Santa Maria Maggiore
Il corteo con il feretro di Papa Francesco per le strade di Roma viene proiettato sui maxischermi in piazza San Pietro. I fedeli si sono fermati a guardare le immagini prima di lasciare la piazza, alcuni sono andati via a schermi spenti. Due ali di folla stanno accompagnando l'ultimo viaggio del Papa verso la Basilica di Santa Maria Maggiore dove avverrà la sepoltura.
12 - I detenuti nelle carceri seguono il funerale del Papa in Tv
Da Brescia a Rebibbia, fino al carcere di Regina Coeli, dove Francesco è stato fino a tre giorni prima di morire, alcuni detenuti stanno seguendo i funerali del Papa sui televisori negli spazi comuni allestiti dagli stessi istituti per consentire a tutti di poter partecipare alla cerimonia. A quanto si apprende, alcuni detenuti avrebbero anche chiesto, e ottenuto, il permesso di essere in piazza San Pietro per essere ai funerali.
11.50 - La supplica, in greco, tratta dalla Liturgia bizantina dei defunti, dei patriarchi delle Chiese orientali
La seconda supplica, particolarmente solenne, è quella delle chiese orientali i cui Patriarchi e arcivescovi maggiori si recano presso il feretro, rivolti verso l’altare e recitano in greco una preghiera tratta dalla liturgia bizantina dei defunti e che inizia così: «Dona il riposo all’anima del tuo Servo, o Dio salvatore, insieme con le anime dei giusti, conducila alla vita beata presso di te, amico degli uomini. Conduci nel luogo del tuo riposo, Signore, dove riposano i tuoi Santi, anche l’anima del tuo Servo, perché tu solo sei immortale». Alla fine uno dei patriarchi orientali incensa il feretro e conclude la supplica. Il momento successivo vede l’aspersione con l’acqua benedetta, in ricordo del Battesimo, e l’incensazione del feretro da parte del celebrante e si conclude con la preghiera finale: «Padre clementissimo, affidiamo alla tua misericordia il nostro Papa Francesco che tu hai costituito successore di Pietro e Pastore della Chiesa, annunciatore intrepido della tua Parola e fedele dispensatore dei divini misteri».
11.40 - La supplica della diocesi di Roma con l'invocazione dei santi in latino: "Orate pro eo"
Dopo la comunione, inizia il rito dell’ultima Commendatio e valedictio, con il quale si raccomanda a Dio l’anima del defunto e che è iniziata con questa preghiera: «Fratelli e sorelle carissimi, affidiamo alla soavissima misericordia di Dio l’anima del nostro Papa Francesco, Vescovo della Chiesa cattolica, che confermò i fratelli nella fede della risurrezione». Il rito prosegue con due suppliche solenni. La prima è quella della Chiesa di Roma, di cui il Papa è vescovo, che si compone delle Litanie dei santi cantate in latino alle quali si risponde “Pregate per lui” e si conclude con la preghiera del Vicario del Papa per la diocesi di Roma, il cardinale Baldassarre Reina.
11.30 - A San Pietro anche suor Ana Rosa Sivori, la cugina del Papa che vive in Thailandia
È a Piazza San Pietro, per partecipare ai funerali di Papa Francesco, anche suor Ana Rosa Sivori, salesiana, 82 anni, cugina di secondo grado di Papa Francesco, che vive in Thailandia da quasi sessant'anni. Nel viaggio apostolico in Thailandia del novembre 2019 era stata lei a fare da interprete al Pontefice
11.25 - «Ora caro papa Francesco chiediamo a te di pregare per noi dal cielo e benedire la tua Chiesa, Roma, il mondo intero»
«Papa Francesco soleva concludere i suoi discorsi ed i suoi incontri dicendo: “Non dimenticatevi di pregare per me”», ha detto Re concludendo la sua omelia, «caro Papa Francesco, ora chiediamo a Te di pregare per noi e che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza»
11.22 - Si è battuto contro la cultura dello scarto
«In contrasto con quella che ha definito “la cultura dello scarto”», ha detto Re nell'omelia, «ha parlato della cultura dell’incontro e della solidarietà. Il tema della fraternità ha attraversato tutto il suo Pontificato con toni vibranti. Nella Lettera Enciclica “Fratelli tutti” ha voluto far rinascere un’aspirazione mondiale alla fraternità, perché tutti figli del medesimo Padre che sta nei cieli. Con forza ha spesso ricordato che apparteniamo tutti alla medesima famiglia umana.
11.20 - In piazza San Pietro anche l'Ong Mediterranea e suor Genevieve
C'è anche Mediterranea in piazza San Pietro per i funerali di papa Francesco. La delegazione dell'Ong, guidata da Luca Casarini, si trova accanto a suor Genevieve, la religiosa che da sempre si dedica all'assistenza di trans e prostitute e che nei giorni scorsi è stata immortalata in lacrime durante l'ultimo saluto al feretro di Bergoglio. In piazza San Pietro c'è anche una delegazione dell'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati e migranti.
10.50 - Storico il viaggio in Iraq
Re nell'omelia: «Dei suoi 47 faticosi Viaggi Apostolici resterà nella storia in modo particolare quello in Iraq nel 2021, compiuto sfidando ogni rischio. Quella difficile Visita Apostolica è stata un balsamo sulle ferite aperte della popolazione irachena, che tanto aveva sofferto per l’opera disumana dell’ISIS. È stato questo un Viaggio importante anche per il dialogo interreligioso, un’altra dimensione rilevante della sua opera pastorale»
10.45 - Si è speso fino all'ultimo
«Nonostante la sua finale fragilità e sofferenza, Papa Francesco ha scelto di percorrere questa via di donazione fino all'ultimo giorno della sua vita terrena. Egli ha seguito le orme del suo Signore, il buon Pastore, che ha amato le sue pecore fino a dare per loro la sua stessa vita. E lo ha fatto con forza e serenità, vicino al suo gregge, la Chiesa di Dio».
10.44 - L'omelia di Re: abbiamo il cuore triste ma siamo sorretti dalla certezza della fede
In questa maestosa piazza di San Pietro, nella quale Papa Francesco tante volte ha celebrato l’Eucarestia e presieduto grandi incontri nel corso di questi 12 anni, siamo raccolti in preghiera attorno alle sue spoglie mortali col cuore triste, ma sorretti dalle certezze della fede, che ci assicura che l’esistenza umana non termina nella tomba, ma nella casa del Padre in una vita di felicità che non conoscerà tramonto.
10.41 - Presenti anche alcuni cardinali ultranovantenni
Ai funerali di Papa Francesco sono presenti anche alcuni cardinali ultranovantenni. A parte il cardinale decano che presiede la celebrazione, Giovanni Battista Re, che ha compiuto 91 anni a gennaio, tra i concelebranti ci sono anche: Tarcisio Bertone (90), Camillo Ruini (94), Ernst Simoni (96) e Angelo Acerbi (99).
10.40 - Sull'altare l'icona della Salus Populi Romani
Sull'altare a Piazza San Pietro c'è una copia dell'icona della Salus Populi Romani, la stessa di Santa Maria Maggiore. La copia che oggi è stata scelta per accompagnare i funerali di Papa Francesco è la stessa che venne collocata a Piazza San Pietro per la storica Statio Orbis del 27 marzo del 2020, quando Papa Francesco, solo e sotto la pioggia, pregò in una Piazza San Pietro vuota per invocare la fine del Covid.
10.30 - Viene proclamato in latino il Vangelo di Giovanni
La prima lettura è stata tratta dagli Atti degli Apostoli ed è il brano in cui Pietro racconta di quello che è avvenuto in Giudea, ossia la Passione, morte e risurrezione di Cristo. La seconda, brano della Lettera di San Paolo ai Filippesi mentre il Vangelo, un brano di Giovanni, racconta dell’apparizione di Gesù risorto ai suoi discepoli, che mangiano insieme con lui, prima che Gesù chieda per tre volte a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». E Pietro risponde: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gesù allora gli dice: «Pasci i miei agnelli». Tutte le letture sottolineano il fatto che siamo nell’Ottava di Pasqua e richiamano il ministero del Papa, che è appunto successore di Pietro e vescovo di Roma.
10.20 - Variazione sul protocollo, Trump con Melania in prima fila. Anche Zelensky, ma più lontano
Variazioni dell'ultimo minuto al funerale di Papa Francesco: al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e alla moglie Melania è stato riservato un posto in prima fila. Alla sua destra il presidente finlandese e alla sua sinistra il presidente estone. Accanto al presidente estone Re Felipe di Spagna e accanto al presidente finlandese Emanuel Macron e la moglie Brigitte. Posto in prima fila anche per il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, seduto un pò più distante da Trump.
10.15 - La bara di papa Francesco accolta dagli applausi dei fedeli
La bara di Papa Francesco è arrivata a Piazza San Pietro accolta da un lungo e commosso applauso dei fedeli a Piazza San Pietro. Viene adagiata su un tappeto sul sagrato dove a breve cominceranno i funerali. Sulla bara è stato posto il libro dei Vangeli. Numerosi gli applausi dei fedeli durante il tragitto dalla Basilica al sagrato
10.10 - Forte presenza di leader latinoamericani
Il solenne saluto a Papa Francesco ha riunito in Vaticano un'ampia presenza internazionale, con la partecipazione di esponenti di spicco dell'America Latina. È presente il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, accompagnato dalla moglie Janja, e il presidente argentino Javier Milei, che è giunto a Roma con la sorella Karina, segretaria generale della presidenza, e diversi ministri. Partecipano, inoltre, i presidenti dell'Honduras, Xiomara Castro, dell'Ecuador, Daniel Noboa, e della Repubblica Dominicana, Luis Abinader, accompagnato dalla moglie, Raquel Arbaje, e dal presidente della Camera dei Deputati, Alfredo Pacheco. Cuba ha inviato il vicepresidente Salvador Valdés Mesa e il Messico è presente attraverso la ministra degli Interni, Rosa Icela Rodríguez, in rappresentanza della Presidente Claudia Sheinbaum, mentre la Colombia ha inviato una delegazione guidata dalla First Lady Verónica Alcocer e dalla ministra degli Esteri Laura Sarabia. Dal Cile partecipano il cancelliere Alberto van Klaveren, il presidente del Senato, Manuel José Ossandón, e il presidente della Camera dei Deputati, José Miguel Castro, mentre il Guatemala è rappresentato dal ministro della Cultura e dello Sport, Liwy Grazioso. Per il Perù, Panama e Uruguay sono presenti i ministri degli Esteri, Elmer Schialer, Javier Martínez-Acha e Mario Lubetkin, mentre il Paraguay è rappresentato dal presidente della Camera dei Deputati, Raúl Latorre. Il Venezuela ha inviato una delegazione guidata dal ministro degli Esteri Yván Gil e dalla sindaca di Caracas, Carmen Teresa Meléndez.
ore 10:04 il feretro di papa Francesco portato a spalla dalla basilica al sagrato di piazza san Pietro
Cominciata la processione del feretro dalla basilica al sagrato. Lungo applauso della folla
ore 10:00 Trump e Zelensky sul sagrato
Arrivati, in ordine, Trump con la moglie e Zelensky vestito di nero
9:34 L'ultimo saluto di Mattarella al feretro di papa Francesco
Arrivato Mattarella. Sosta in preghiera davanti al feretro con la figlia Laura e poi, entrambi vengono accompagnati a prendere posto sul sagrato
7:30 Il Papa sarà portato a Santa Maria Maggiore su una papa mobile riadattata
L'ultimo viaggio del Papa su una papa mobile usata in un viaggio in Oriente, con il pianale aperto riadattato per adagiare il feretro
20.30 - A San Pietro la chiusura della bara di papa Francesco con il rito della velatio
Si è svolto venerdì sera nella Basilica di San Pietro il rito della chiusura della bara di papa Francesco. A presiederlo, il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa. Oltre a lui e al maestro delle Celebrazioni liturgiche mons. Diego Ravelli, hanno preso parte i cardinali Giovanni Battista Re, decano del Sacro Collegio, Roger Michael Mahony, cardinale presbitero, Dominique Mamberti, protodiacono, Mauro Gambetti, arciprete della Basilica, Pietro Parolin, già segretario di Stato, Baldo Reina, vicario per la Diocesi di Roma, Konrad Krajewski, elemosiniere; i monsignori Edgar Peña Parra, sostituto, Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo, Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia; i canonici del Capitolo vaticano, i penitenzieri minori vaticani, i segretari del Papa e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni liturgiche tra cui alcuni familiari del Pontefice. «Fratelli e sorelle carissimi - ha detto il celebrante in latino -, siamo qui riuniti per compiere alcuni atti di umana pietà, prima della Messa esequiale del nostro Papa Francesco. Leggeremo il rogito che ricorda la sua vita e le sue opere più importanti, per le quali rendiamo grazie a Dio Padre. Copriremo il suo volto con venerazione, nella viva speranza che egli possa contemplare il volto del Padre, insieme con la Beata Vergine Maria e tutti i Santi».
Il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie ha dato lettura del rogito, i cui esemplari vengono sottoscritti da alcuni presenti. E dopo un'ulteriore preghiera del celebrante, il maestro delle Cerimonie ha steso un velo di seta bianca sul volto del Pontefice defunto, il celebrante ha asperso il corpo con l'acqua benedetta. Quindi il maestro ha deposto nella bara la borsa con le monete e le medaglie coniate durante il pontificato e il tubo con il rogito, dopo aver apposto il sigillo dell'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche. Infine, è stato posto il coperchio alla bara di zinco sul quale si trovano la croce, lo stemma del Pontefice defunto e la targa con il suo nome, la durata della sua vita e del suo Ministero petrino. La bara è stata saldata e sono stati impressi i sigilli del cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa, della Prefettura della Casa pontificia, dell'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche pontificie e del Capitolo vaticano. Infine, è stata chiusa anche la bara di legno, sul cui coperchio si trovano la croce e lo stemma del Pontefice defunto
19.54 - Quando il Papa disse: «La Madonna mi ha detto di prepararmi la tomba»
Papa Francesco disse inizialmente no alla proposta di realizzare la sua sepoltura nella basilica vaticana di Santa Maria Maggiore. Ma una settimana dopo ci ripensò. Chiamò il commissario straordinario della basilica, che oggi è anche coadiutore della stessa, il cardinale lituano Rolandas Makrickas, e gli disse: «La Madonna mi ha detto, preparati la tomba, sono molto felice che la Madonna non mi ha dimenticato». La rivelazione arriva proprio da Makrickas che oggi ha trascorso l'intera giornata a Santa Maria Maggiore provvedendo agli ultimi sopralluoghi, accogliendo i pellegrini, i giovani del Giubileo degli adolescenti e persino il presidente della Lituania, che ha voluto rendere il suo tributo a Bergoglio proprio sul sagrato della basilica che riceverà la bara del Pontefice defunto domani. «Avevamo discusso di una eventuale tomba nel corso di diversi incontri - ha raccontato Makrickas -, io glielo avevo proposto, di essere sepolto qui a motivo della sua devozione alla Salus populi romani, l'icona mariana ospitata dalla basilica, ma lui in un primo momento aveva detto di no perchè i Papi generalmente sono sepolti nelle Grotte vaticane». Poi il ripensamento. Appena due settimane fa papa Francesco si era recato proprio qui a Santa Maria Maggiore in forma privata per pregare davanti alla Salus Populi Romani e portarle un mazzo di fiori. Una consuetudine che ha portato avanti per tutto il pontificato, andando in Basilica sempre prima e dopo ogni viaggio apostolico.
19.30 - Il nipote del Papa, Mauro Bergoglio, al funerale grazie a una donazione
«Sto cercando di organizzare il viaggio» per andare ai funerali di mio zio a San Pietro, ma «non abbiamo i mezzi». Le parole di uno dei nipoti di Papa Francesco, Mauro Bergoglio, infermiere professionale a Buenos Aires, trasmesse dall'emittente argentina A24 hanno smosso la solidarietà nel Paese. In meno di un giorno l'uomo, figlio di Oscar Bergoglio, (fratello del Pontefice) si è visto recapitare il biglietto per volare dallo scalo di Ezeiza fino a Roma Fiumicino insieme alla moglie, grazie alla generosa offerta della proprietaria di un'agenzia di viaggi che, sottraendosi a microfoni e telecamere, ha pregato di mantenere il suo anonimato. E nel più stretto riserbo sono voluti restare anche quanti hanno fatto bonifici bancari per permettere ai due giovani di organizzare al meglio la loro permanenza a Roma. L'episodio ci parla dell'effettiva austerità della famiglia di Papa Bergoglio. E permette così di capire meglio alcune scelte del Pontefice, come quella di rinunciare al fasto degli appartamenti vaticani e preferire la semplicità della stanza al 201 della Domus Santa Marta. Ma quella del nipote è una vicenda che ci parla anche delle difficoltà di molti argentini per il permanere della profonda crisi economica, e delle acrobazie di molti per arrivare alla fine del mese.
19.20 - Il presidente argentino Milei arrivato a Roma
Il presidente argentino Javier Milei è arrivato a Roma. Il suo aereo è arrivato all'aeroporto di Fiumicino ed è stato fatto parcheggiare in una zona decentrata e più riservata dello scalo.
19.15 - 250mila fedeli hanno reso omaggio a papa Francesco
Dalla mattina di mercoledì 23 aprile alle 11:00 fino a venerdì sera alle 19:00 si sono recate nella Basilica di San Pietro per rendere un saluto a Papa Francesco circa 250mila persone. Lo rende la Sala Stampa vaticana.
19.08 - Terminato l'omaggio dei fedeli a San Pietro, alle 20 il rito di chiusura della bara del Papa
Dopo la chiusura dell'accesso in Piazza San Pietro poco prima delle 17.00, si è ora esaurito l'afflusso dei fedeli in fila verso la Basilica di San Pietro, per rendere l'ultimo saluto alla salma di papa Francesco. Alle 19 in punto la Basilica è stata chiusa per preparare le operazioni di chiusura del feretro che inizieranno alle ore 20. Il rito sarà presieduto dal cardinale camerlengo.
19.04 - Attesi 200mila fedeli, 170 delegazioni, 4mila agenti veglieranno sulla sicurezza
Duecentomila fedeli nell'area di piazza San Pietro per assistere ai funerali di papa Francesco, a cui si aggiungeranno le persone che si posizioneranno lungo il tragitto che percorrerà il corteo funebre e davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore dove avverrà la tumulazione. Una folla a cui si uniranno capi di Stato e di governo con 170 delegazioni da tutto il mondo che raggiungeranno in queste ore la Capitale per partecipare alle esequie. Per questo il piano di sicurezza messo a punto per domani sarà imponente. In campo circa quattromila di uomini e donne delle forze dell'ordine, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, a cui si aggiungeranno quelli dell'intelligence, i militari dell'esercito e quattromila volontari. Impiegati duemila agenti della polizia locale per i servizi di viabilità e in particolare per far rispettare le chiusure stradali al passaggio dei cortei presidenziali, tutti scortati. Diverse le squadre dei vigili del fuoco operative con le unità Nbcr per il contrasto alla minaccia nucleare, batteriologica, chimica e radiologica. Più di 500 i pullman attesi e che hanno già prenotato gli stalli di sosta. Potenziati anche i treni con 260mila posti per raggiungere la capitale.
19.01 - Il corteo con il feretro del Papa andrà a passo d'uomo e impiegherà circa un'ora
«Il corteo funebre del Papa, di poche auto con alcuni cardinali e qualche parente, procederà a passo d'uomo per permettere a tutti di dare l'ultimo saluto. Abbiamo calcolato che per arrivare a Santa Maria Maggiore impiegherà fino a poco più di un'ora procedendo tra i 5 e i 10 chilometri orari». Lo ha detto il prefetto Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
«Confidiamo nella collaborazione e compostezza dei cittadini, come avvenuto in questi giorni» ha sottolineato. Mentre il questore Roberto Massucci ha spiegato che «quando terminerà l'afflusso delle delegazioni a San Pietro, si inizierà a lavorare sulle bonifiche del percorso in cui transiterà il feretro. Ci saranno cinque zone di servizio, in ognuna ci sarà un dirigente responsabile del personale delle forze di polizia e dei volontari».
18.08 - Anche il presidente francese Macron rende omaggio alla salma del Papa
Il presidente francese Emmanuel Macron, con al fianco la moglie Brigitte, è entrato nella Basilica di San Pietro per rendere omaggio alla salma di papa Francesco. Macron e la consorte hanno sostato in piedi per alcuni momenti al lato del feretro, prima di uscire dalla Basilica. (
8.10 La basilica ha riaperto alle 5,40 per l'omaggio dei fedeli. Da Francesco già quasi 130mila persone
Quasi 130 mila persone, dalle 11 di mercoledì alle 8 di questa mattina hanno già omaggiato papa Francesco. La Basilica aperta fino alle 2,30 di questa notte e poi di nuovo dalle 5,40 di questa mattina. Accanto al feretro un picchetto dei giovani dell'Azione cattolica che si dà il cambio nella veglia secondo una tradizione che risale al 1878.
19.00 In marmo ligure, dalla terra d'origine della famiglia Bergoglio. Diffusa la foto di come sarà la tomba
Diffusa la foto del progetto di tomba per papa Francesco. Realizzata in marmo di provenienza ligure, come segno di vicinanza alla famiglia d'origine, con la sola iscrizione "FRANCISCUS" e la riproduzione della sua croce pettorale, la tomba è stata preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della Basilica di Santa Maria Maggiore. La tomba è situata nei pressi dell'Altare di San Francesco
18.00 - La Cappella Sistina chiusa da lunedì 28 in vista del Conclave
La Cappella Sistina sarà chiusa al pubblico a decorrere da lunedì 28 aprile «per le esigenze del Conclave». Lo rende noto la Santa Sede. «Sono parimenti sospese tutte le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis». La Direzione dei Musei e dei Beni Culturali, «nell'esprimere profondo cordoglio e dolore per la scomparsa del Santo Padre», si legge, comunica che sabato, 26 aprile, «i Musei Vaticani e il Polo Museale di Castel Gandolfo saranno chiusi al pubblico, in segno di lutto, per le esequie del Romano Pontefice Francesco».
17.10 - L'abate di San Paolo, Donato Ogliari, e padre Raniero Cantalamessa predicheranno ai cardinali prima del Conclave
La sala stampa della Santa Sede fa sapere i nomi dei due ecclesiastici che offriranno la predicazione, così come stabilisce l'Universi Dominici Gregis, durante le Congregazioni e il Conclave. Per le Congregazioni il predicatore sarà Donato Ogliari, abate di San Paolo, mentre per la predicazione di inizio Conclave il predicatore sarà padre Raniero Cantalamessa.
13.50 - Sarà dei poveri l'ultimo saluto a Francesco prima della tumulazione
L’ultimo omaggio sarà dei “suoi” poveri. Saranno loro, i più fragili e bisognosi ad accoglierlo sui gradini di Santa Maria Maggiore e a salutarlo prima della tumulazione. La scelta, fa sapere la sala stampa della Santa Sede perché «”i poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio”. Così anche nel cuore e nel Magistero del Santo Padre, che aveva scelto il nome Francesco per mai dimenticarsi di loro».
12:07 Milani «Papa Francesco ci lascia una Chiesa ancor più innamorata della storia di tutti»
Lo accolse nel 2017 quando andò in visita a Milano e alle terre ambrosiane, monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente Spettacolo di Roma e officiale del Dicastero della Cultura e dell'educazione della Santa Sede, ricorda il Santo Padre nel suo magistero e per la passione che lo animava per il cinema neorealista
11.30 - La coda per dare l'ultimo omaggio si allunga. Lacrime e semplicità nei ricordi dei fedeli
Le lacrime, la commozione, ma anche l’ironia e la semplicità. Il grazie a quel Papa che hanno sentito tanto vicino. C’è di tutto nel lungo serpentone che, dalla mattinata di ieri, è andato via via allungadosi verso via Gregorio VII e dalla strada che conduce ai Musei vaticani. Non hanno paura di rimanere in coda per tante ore, le persone che sono qui per dare l’ultimo saluto a Francesco.
Anche in morte il Pontefice ha rotto gli schemi, costringendo a tenere aperta la basilica, il cui orario prevedeva la chiusura a mezzanotte, fino alle cinque e mezza del mattino per riaprire alle sette. Si passa dalla Porta Santa per arrivare fino al feretro di Francesco. Un Giubileo che, anche in morte, vuole guidare verso la speranza. Non aveva paura di morire, papa Francesco.
Quando, nel suo primo viaggio fuori dall’Italia, in Brasile, per la Giornata mondiale della Gioventù 2013, la tv nazionale lo aveva intervistato, gli aveva posto una domanda proprio sulla morte. Gli chiedevano se avesse paura di un attentato, o di rimanere avvelenato visto che spesso prendeva il mate dalla folla per bere una sorsata della sua bevanda preferita in Argentina. Lui rispose sereno che, in caso di attentato la sua preoccupazione era rivolta a chi, in quel momento, poteva trovarsi coinvolto con lui. Ma invece per se stesso non aveva paura. «Non si muore mai al vespro, si dice in Argentina», aveva dichiarato spiegando che questo significava che non si muore mai prima che la propria missione sia compiuta, secondo i disegni di Dio. «E quando Dio penserà che sia compiuta lascerà che la mia morte avvenga». Un abbandonarsi alla volontà del Signore che è stato il motore di tutta la sua vita. E che oggi ci lascia come testimonianza da seguire (Annachiara Valle)
10.14 - Quasi 50mila persone hanno reso finora omaggio al Papa
Dalle 11 di mercoledì alle 8.30 di giovedì mattina, 48.600 persone hanno reso omaggio alla salma di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro. Nella notte, da mezzanotte, quando la Basilica avrebbe dovuto chiudere, alle 5.30, lo hanno salutato in 13mila. Lo rendono noto i media vaticani
9.20 - L'ambasciatore d'Israele ha reso omaggio alla salma del Papa
L’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Yaron Sideman, ha reso omaggio mercoledì sera alla salma di Papa Francesco nella basilica vaticana. «Sono venuto a nome dello Stato di Israele», ha scritto lo stesso ambasciatore su X che sabato parteciperà ai funerali in piazza San Pietro. Una visita che arriva dopo le polemiche innescate dal fatto che il ministero degli Esteri israeliano ha fatto cancellare i post di condoglianze per la morte di Papa Francesco delle ambasciate israeliane in tutto il mondo, scatenando una reazione diplomatica a cascata tra gli diplomatici. Secondo i media ebraici, la mossa del ministero degli Esteri ha scatenato indignazione tra gli ambasciatori israeliani nel mondo, in particolare nei paesi cattolici, e ha innescato critiche interne alla dirigenza del ministero a Gerusalemme. I tweet in questione, apparsi sugli account ufficiali della piattaforma X di diverse missioni israeliane in tutto il mondo, riportavano diverse varianti del messaggio: «Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione«. Nel giro di poche ore, sono stati rimossi
20.45 - Fino a sabato ogni sera il Rosario in suffragio del Papa a Santa Maria Maggiore
Fino a sabato, ogni sera, sarà recitato il Rosario in suffragio di papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove il Pontefice sarà sepolto dopo il funerale celebrato in Piazza San Pietro. I rosari avranno luogo alle 21, tutti all'esterno della Basilica tranne sabato. Mercoledì a guidare la preghiera è il cardinale vicario di Roma Baldo Reina. Lo ha reso noto in un briefing il portavoce vaticano Matteo Bruni. Non sono state date ancora indicazioni sul tragitto che sabato seguirà il feretro del Pontefice durante la traslazione da San Pietro a Santa Maria Maggiore per la tumulazione, tragitto che comunque «sarà concordato con la Questura di Roma».
20.30 - 103 cardinali presenti alla seconda Congregazione generale
Dopo quella di martedì, si è svolta mercoledì la seconda Congregazione generale dei cardinali per la preparazione dei funerali di papa Francesco e del successivo Conclave. Ha avuto luogo dalle 17.00 alle 18.30 e vi hanno preso parte 103 cardinali, ha spiegato il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni in un briefing con la stampa. È stato discusso e approvato il programma dei "Novendiali", mentre altri colloqui non sonio ancora giunti a una delibera. La congregazione generale di giovedi si svolgerà alle 9.00. Non è stata data indicazione su quanti fossero gli elettori fra i 103 partecipanti di oggi, né se fosse presente il cardinale Angelo Becciu, che non si sa ancora se potrà partecipare al Conclave, come lui ha sostenuto di avere diritto. «Tutti i cardinali sono invitati alle Congregazioni generali - ha risposto Bruni -. Per il Conclave ne parliamo in un altro momento: ora c'è il funerale del Papa da celebrare».
17 - Venerdì alle 20 il rito di chiusura della bara di papa Francesco
Venerdì prossimo, 25 aprile, alle ore 20, nella Basilica di San Pietro, il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, presiederà il rito della chiusura della bara di papa Francesco. Ad annunciarlo il maestro delle Celebrazioni liturgiche Monsignor Diego Ravelli. Alla cerimonia prenderanno parte, oltre al cardinal Farrell, gli altri cardinali Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, Roger Michael Mahony, cardinale presbitero, Dominique Mamberti, cardinale protodiacono, Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, Pietro Parolin, già segretario di Stato, Baldassare Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma, Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità; i monsignori Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo di Santa Romana Chiesa, Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia; quindi i Canonici del Capitolo Vaticano, i Penitenzieri Minori Vaticani Ordinari, i segretari del Pontefice defunto e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.
16.55 - Possibile prolungamento apertura San Pietro per l'alta affluenza di fedeli
La Sala Stampa Vaticana fa sapere che «in considerazione dell'elevata affluenza di fedeli che desiderano rendere omaggio al Santo Padre, non si esclude l'eventualità di prolungare l'apertura della Basilica Vaticana oltre l'orario stabilito delle ore 24.00». A questo link è possibile seguire la diretta di Vatican Media dell'omaggio dei pellegrini.
13.15 - Folla di fedeli e pellegrini a San Pietro per l'omaggio a papa Francesco
È già lunghissima la fila dei fedeli all'interno della basilica di San Pietro per rendere omaggio al Papa defunto. L'accesso è unico per tutti dalla Porta Santa e la fila si snoda lungo la navata centrale. Il tempo di un rapido saluto al pontefice e viene indicata l'uscita. La fila di fedeli appare molto composta, in silenzio, si vedono bandiere di diversi paesi come quella del Brasile e dell'Argentina, famiglie con bambini piccoli, religiosi e pellegrini. Il papà di una famiglia di tre bambini si è inginocchiato in un angolo in un momento di profonda devozione e commozione. La Basilica ha aperto alle ore 11 e resterà aperta fino a mezzanotte per permettere alle persone di salutare il Pontefice
12.40 - Duemila giornalisti accreditati arrivati in questi giorni in Vaticano
Al momento sono duemila i giornalisti che si sono accreditati in queste ore per seguire i funerali di papa Francesco e poi il conclave. Da oggi dovrebbe essere aperto un nuovo spazio in via della Conciliazione per avere una possibilità di lavoro per tutti, considerato che si aggiungono ai circa cinquecento accreditati che normalmente seguono il Vaticano per i differenti media del mondo.
11.00 - I fedeli attendono di entrare a San Pietro per salutare il Papa
Per poter permettere il saluto, l'omaggio e la preghiera di fedeli e pellegrini a papa Francesco, la Basilica di San Pietro resta aperta mercoledì dalle 11 alle 24, giovedì dalle 7 alle 24 e venerdì dalle 7 alle 19.
10.55 - La "famiglia del Papa" in prima fila nella Basilica
Ad accompagnare il Papa a San Pietro la sua "famiglia", quella pontificia, ovvero tutte le persone che si sono prese cura di lui fino all'ultimo momento, presenti in prima fila nella basilica di San Pietro dove si è svolto il rito della traslazione della salma. Ci sono i tre segretari: don Juan Cruz Villalon, don Manuel Pellizzon e don Fabio Salerno. Accanto a loro i laici che sono stati sempre accanto al Pontefice: l'infermiere Massimiliano Strappetti, e gli aiutanti di camera Piergiorgio Zanetti e Daniele Cherubini.
10.15 - Concluso a San Pietro il rito della traslazione della salma di papa Francesco
È durato circa uin'ora il rito della traslazione della salma del Papa (qui il video) da Casa Santa Marta alla Basilica di San Pietro. Dopo la processione, accolta da migliaia di fedeli presenti in piazza in assoluto silenzio, il cardinale camerlengo Farrell ha presieduto in Basilica la Liturgia della Parola con le Litanie dei Santi cantate in latino. Dopo la preghiera dei defunti, l'Eterno riposo, e il Salve Regina finale. Il feretro del Pontefice è stato adagiato davanti all'Altare della Confessione su una pedana e non sul catafalco, come si utilizzava in passato e che papa Francesco aveva "abolito" nel rito delle esequie.
20.28 - A San Pietro il Rosario di suffragio presieduto dal cardinale Re
Si è concluso il rosario in suffragio di Papa Francesco in piazza San Pietro a Roma. Il silenzio che ha avvolto la piazza dopo il Salve Regina intonato davanti all'icona Mater Ecclesiae ha accompagnato fedeli e religiosi mentre lasciavano le sedie grigie davanti al sagrato. Tra le loro mani tante coroncine, ceri e immagini di Bergoglio stampate o incorniciate. Le persone hanno continuato a raggiungere la piazza anche a rosario terminato, mentre un piccolo gruppo di giovani della comunità Gioventù ardente mariana ha iniziato a intonare canti con chitarre e ukulele sotto al colonnato. «Noi giovani Gam ti amiamo e ti diciamo grazie», la scritta sullo striscione esposto dai ragazzi. «Continuiamo a pregare affidandoci a Maria, per il Papa, per la sua anima, per noi perché il suo insegnamento e la sua figura ci aiutino a camminare verso il cielo», hanno detto.
20.26 - Imponente dispositivo di sicurezza a Roma in vista dei funerali
Più di cento delegazioni, tra capi di Stato e di governo, che confluiranno sabato in piazza San Pietro assieme a oltre duecentomila fedeli. Roma si prepara a dare l'ultimo saluto a papa Francesco con un dispositivo di sicurezza imponente: la macchina della sicurezza chiamata a gestire l'ennesima prova nella capitale si è messa in moto già nella mattinata di Pasquetta, non appena arrivata la notizia della morte di Bergoglio, ma le misure si intensificheranno ulteriormente da mercoledì, quando a San Pietro sarà esposta la salma di Francesco, e raggiungeranno l'apice nel giorno delle esequie. Per mettere a punto ogni dettaglio si è tenuto un doppio vertice in prefettura. Un Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e a seguire il Comitato provinciale presieduto dal prefetto Lamberto Giannini.
19.23 - Mercoledì pomeriggio la commemorazione del Papa alla Camera dei deputati
La commemorazione per Papa Francesco si terrà mercoledì pomeriggio nell'aula della Camera con una cerimonia comune tra Camera e Senato. Si terrà tra le 15 e le 16 (l'orario dipenderà dal question time in programma a Montecitorio e su questo si accorderanno i presidenti delle due Camere). È quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo del Senato. A riferirlo anche il presidente Ignazio La Russa, aggiungendo che la commemorazione comune è stata una sua proposta.
17.50 - L'arcivescovo di Milano Delpini: «Enorme impatto emotivo, siamo qui per pregare per lui»
La morte di Papa Francesco «ha suscitato un immenso impatto emotivo, con molti discorsi, e analisi, confidenze di esperienza». Lo ha osservato l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nel corso della messa in suffragio per la morte del Pontefice celebrata in Duomo. «In questi giorni grazie agli strumenti media sono arrivate a tutti noi parole, immagini e riflessioni - ha aggiunto -. Questa sera noi non siamo qui per una commemorazione, per una rievocazione della figura e del pontificato di Papa Francesco ma siamo qui per mettere in pratica la parola che credo il Papa ha ripetuto più spesso, cioè "pregate per me, ricordatevi di pregare per me". Noi siamo qui questa sera a pregare per Papa Francesco - ha concluso -, a celebrare la Pasqua che Papa Francesco ha celebrato domenica e ha compiuto lunedì».
17.30 - Anche il principe William ai funerali
Il principe William parteciperà a nome di re Carlo III al funerale di Papa Francesco in programma sabato a Roma. Lo ha annunciato Kensington Palace
9:00 - La traslazione della salma da Santa Marta alla Basilica di San Pietro
Mercoledì alle ore 9 il feretro di papa Francesco, esposto nella giornata di martedì nella Cappella di Casa Santa Marta, sarà portato in processione alla Basilica di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 41-65), per la preghiera e il saluto da parte dei fedeli. Segui qui dalle ore 9 la DIRETTA streaming.