In Santa Chiara e nelle sue sorelle, San Francesco «aveva visto frequentemente un atteggiamento insolito davanti alle circostanze più faticose della vita, che ricordava bene perché sperimentato da lui stesso in quei primi anni, con stupore: uno “stare” senza indietreggiare, come un entrare immergendovi le mani, bevendone il sapore amaro e accorgendosi che esso si trasformava in dolcezza, delizia, vera e perfetta letizia. Esperienza unica, che lascia il segno quando accade e non si dimentica più, segna il futuro».
LA LETTERA ALLE CLARISSE DI MADRE CRISTIANA MONDONICO
Lo scrive, in un passaggio della Lettera inviata a tutte le clarisse della Federazione Santa Chiara che riunisce vari monasteri presenti in Italia e quello di Gerusalemme, la presidente madre Chiara Cristiana Mondonico, in occasione della festa odierna della loro fondatrice Santa Chiara d’Assisi.
Lei, «che non era mai astratta, come volesse farci capire che sta parlando non di un ideale ma di cose concrete, quotidiane, declina la povertà narrando episodi, fatti che si intravvedono sullo sfondo del suo memoriale: indigenza, fatica, tribolazione, abbassamento/umiliazione, disprezzo del mondo. Povertà materiale dunque, e insieme povertà spirituale, psichica, esistenziale. Povertà scelta ma più ancora povertà che accade e viene a sceglierci».
Ma madre Cristiana va ancora più a fondo, rileggendo le parole di Santa Chiara nel suo Testamento e nella Regola: «Ciò che blocca e confonde il cuore non è tanto la povertà, non è l’indigenza, non la fatica, la tribolazione, è l’ignominia, o il disprezzo del mondo. Il problema più grande è la paura. Penso alle forme di indigenza che più ci spaventano oggi, il venir meno delle forze nelle Comunità, la rarità del nascere di nuove vocazioni in un mondo sempre più lontano dalla fede e dalla Chiesa».
LA LETTERA ALLE CLARISSE DI FRA MASSIMO FUSARELLI
Sul tema della povertà si sofferma anche fra Massimo Fusarelli, ministro generale dei frati minori, nella Lettera inviata a tutte le clarisse del mondo in occasione della solennità dell’11 agosto: «Questa povertà del Figlio di Dio prende forma nella scelta di una vita che rinuncia alle garanzie di rendite e sicurezze mondane, per restare pellegrine e forestiere anche nello spazio ristretto di un monastero. Un cammino radicale di espropriazione, sui passi di Colui che ha scelto di vivere senza nulla di proprio, rinunciando addirittura al suo essere come Dio, per consegnarsi totalmente e con fiducia all’amore del Padre. Avere cura di questa povertà nel movimento profondo dell’amore può giungere a scelte molto forti per lasciare garanzie e sicurezze».
E chiarisce: «Mi sembra che ciò significhi ritrovare ancora il lavoro come fonte di sostentamento, condividere la vita di quanti non hanno garanzie e non per loro scelta, rivedere il rapporto con quanto ci dà garanzia, specie il denaro. Questa è l’alternativa evangelica alle tante rassicurazioni che noi spesso cerchiamo».
IL PROGRAMMA DELLE MESSE E DEGLI APPUNTAMENTI DELL'11 AGOSTO PER CELEBRARE SANTA CHIARA
Numerosi gli appuntamenti in programma oggi per pregare insieme alle clarisse: nella basilica di Santa Chiara ad Assisi, che custodisce nella cripta le sue spoglie, alle ore 7,15 la Messa sarà officiata da padre Massimo Travascio, custode del Convento della Porziuncola.
Alle 11 la concelebrazione solenne verrà animata dal Coro dei “Cantori di Assisi” e presieduta dall’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, frate minore, segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti (trasmessa in diretta dall’emittente Maria Vision in streaming su www.mariavision.it/maria-vision-italia e sulla pagina Facebook della Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo.
Alle ore 17,30, secondi Vespri e Messa saranno celebrati da padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna.
A Borgo Valsugana (Trento) Messa ore 9 sul piazzale del monastero, se il tempo lo consentirà, mentre a Bisceglie il vescovo Leonardo D’Ascenzo presiederà alle 19.30 la celebrazione eucaristica nel monastero San Luigi.
A Bergamo la Messa delle 8,30 nel monastero verrà celebrata dal vescovo Francesco Beschi, alla stessa ora dalle clarisse di Mola di Bari l’arcivescovo Giuseppe Satriano presiederà l’Eucaristia, mentre alle 9 a San Severino Marche ci sarà il ministro provinciale dei frati minori, padre Simone Giampieri.
Al monastero di Scigliano (Cosenza), ore 18, la Messa verrà presieduta da fra Mario Chiarello, ministro provinciale dei frati minori di Calabria.