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mercoledì 22 gennaio 2025
 
LA NOVITà
 

Un raggio di luce nel cielo della musica, esordisce "La Gloria"

18/01/2022  Noi vogliamo creare un interlocutore professionale per il mercato, un soggetto capace di dare dignità a chi fa musica cristiana, di tutelare e dare una collocazione di rilievo a molti artisti e a questo particolare genere»

Il logo della nuova etichetta discografica "La Gloria". In alto e in copertina, una tra le più recenti immagini simbolo dell'evoluzione del mondo musicale. Alcune chitarre di David Gilmour, storico componente dei Pink Floyd, vengono messe all'asta nella primavera 2019 per finanziare azioni utili a contrastare i danni dell'emergenza ambientale. Foto Ansa.
Il logo della nuova etichetta discografica "La Gloria". In alto e in copertina, una tra le più recenti immagini simbolo dell'evoluzione del mondo musicale. Alcune chitarre di David Gilmour, storico componente dei Pink Floyd, vengono messe all'asta nella primavera 2019 per finanziare azioni utili a contrastare i danni dell'emergenza ambientale. Foto Ansa.

Recuperare una solida tradizione che rischierebbe, altrimenti, di finire dispersa e, insieme, promuovere, in modo efficace e professionale, il meglio della produzione attuale nel campo della musica cristiana. Queste le due motivazioni alla base de “La Gloria”, un'edizione musicale nuova, decollata ufficialmente il 13 gennaio, figlia della sinergia tra due personaggi significativi del panorama musicale italiano. Da un lato Francesco Lorenzi, 39 anni, front man dei “The Sun”, la più importante rock band di ispirazione cristiana di casa nostra; dall’altra l’avvocato Andrea Marco Ricci, classe 1976, uno dei massimi esperti nel campo della legislazione sulla musica e sul diritto d’autore, membro del Consiglio di amministrazione di NuovoIMAIE (la “Siae” degli artisti) e consulente legale di vari artisti, alcuni dei quali molto noti.

«Con Andrea, che è anche presidente dell’associazione Note Legali e del Coordinamento delle Associazioni dei Musicisti, ci conosciamo e stimiamo da oltre dieci anni - attacca Lorenzi -. Abbiamo scelto di intraprendere insieme quest’avventura, di cui si parlava da anni, con alcuni obiettivi chiari. Oggi su Spotify la musica di ispirazione cristiana non ha playlist ufficiali e, se tu non ci sei su una piattaforma del genere, significa che moltissimi non potranno conoscerti. Ecco: noi vogliamo creare un interlocutore professionale con il mercato, un soggetto capace di dare dignità a chi fa musica cristiana, di tutelare e dare una collocazione di rilievo a molti artisti e a questa musica».

C’è una scintilla che ha innescato il processo che ha portato a “La Gloria”: l’edizione 2021 del Festival di Sanremo. Né Lorenzi né Ricci intendono polemizzare, ma non nascondono il fatto che la discutibile esibizione di Fiorello, con l’imitazione di Cristo con la corona di spine, abbia offeso la loro sensibilità e «quella di molti credenti». «A noi però – precisa Ricci – non interessa reagire condannando qualcuno, bensì proporre in positivo qualcosa. Io stesso, in quanto scout, ho creduto in questo progetto perché un punto-cardine della mia educazione consiste nel “lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato”».

 

Francesco Lorenzi, primo a sinistra, e Andrea Marco Ricci.
Francesco Lorenzi, primo a sinistra, e Andrea Marco Ricci.

Se nell’ultimo anno il progetto ha finalmente preso corpo, la sua gestazione parte però da ben più lontano. Spiega Lorenzi: «Conosco Andrea da quando, 13 anni fa, iniziò a seguire i The Sun come consulente, quando passammo con Sony Music. Vedendolo lavorare e apprezzando il suo stile, capace di tenere insieme valori, ideali e professionalità (cosa molto rara nel nostro ambiente), è nata un’amicizia sincera, destinata a rafforzarsi nel tempo». Senza questo rapporto di reciproca fiducia “La Gloria” non esisterebbe. Continua il leader dei The Sun: «Ipotizzato da tempo, il progetto è decollato dopo un periodo di discernimento, ascolto e preghiera, grazie anche alla presenza di vari colleghi al nostro fianco».

Il primo brano della nuova etichetta discografica è “La mia legge di attrazione”, recentissimo singolo dei The Sun, anticipazione (come già il precedente “Appunti verso la fine del mondo”) del nuovo album che uscirà nei prossimi mesi, «quando la situazione della pandemia sarà tale da permetterci realisticamente di tornare a suonare dal vivo», precisa Lorenzi. Una scommessa vera e propria, in tutti i sensi: «primo, perché mentre tanti chiudono, noi proviamo ad aprire. Secondo, perché noi The Sun siamo i primi a credere al progetto, anche se ci farebbe più comodo continuare con la formula attuale». In rapida successione toccherà poi a Debora Vezzani e ad altri artisti, dei quali verranno pubblicati a breve i nuovi singoli.

La “musica cristiana” è un universo molto vario, che va dal rock cristiano di stampo Usa alla musica di adorazione. Per Ricci e Lorenzi quel termine identifica «quanti sentono che musica e fede sono essenzialmente inscindibili: autori, compositori, musicisti, produttori e tecnici che, seppur molto diversi tra loro, sono accomunati dalla medesima vocazione». Il punto è che, però, per garantire qualità e visibilità non bastano i buoni propositi: occorre professionalità e lungimiranza. «Forse proprio gli ingredienti che sono affievoliti negli ultimi anni, il che spiega anche il livello artistico dell’attuale produzione. Si sente il bisogno di una ventata di creatività. Mancano canzoni nuove all’interno della liturgia perché manca una struttura che garantisca in maniera continuativa gli autori; solo così avremo canzonieri aggiornati».

“La Gloria” guarda al futuro, insomma: vuol essere uno strumento capace di stare al passo con l’oggi (a cominciare dall’utilizzo strategico dei social media per veicolare i contenuti), ma non dimentica il passato. Ricci lo dice in modo molto chiaro: «C’è un patrimonio musicale che è parte di noi. Pierangelo Sequeri o Guido Meregalli sono autori che mi hanno segnato tanto quanto Guccini e De Andrè, fanno parte della colonna sonora della mia vita esattamente come per tanti amici che conosco». «Siamo andati a riascoltare brani dell’immediato post-Concilio e trovato vere e proprie perle, accanto a pezzi “superati”. Per queste ragioni – sottolinea Lorenzi - riprendendo una tradizione che si basa sull’importante lavoro svolto in passato da Gianni Rugginenti (Rugginenti Editore/Rusty Records) e dalla Casa Musicale Eco, ri-pubblicheremo a breve vari brani - di cui abbiamo acquisito i diritti - di artisti come Marco Frisina, Stefano Varnavà e altri, tra cui quelli citati».

Auspici per il futuro? Risponde Ricci: «Per prima cosa che il Signore ci aiuti e ci dica dove gettare le reti perché la pesca sia proficua. E poi che le canzoni che proporremo portino la Sua Parola. Quello è il vero metro del successo: non i like, non i soldi, ma il numero di cuori che sapremo avvicinare di più a Dio».

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