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sabato 12 ottobre 2024
 
 

L'attenzione di Genova ai nuclei familiari bisognosi

14/09/2018  Nel capoluogo ligure, la città più anziana d'Italia, è stato istituito il Registro delle famiglie per costruire una banca dati su cui modulare la prestazione dei servizi, con un occhio di riguardo alle famiglie meno abbienti con anziani e figli

E’ stata approvata con un solo voto contrario, quello di Paolo Putti di "Chiamami Genova", la proposta di istituzione del Registro delle Famiglie presentata dal Capogruppo di Forza Italia Mario Mascia e condivisa da tutti i capigruppo della maggioranza a sostegno del Sindaco Bucci. Mentre il Partito Democratico non ha partecipato al voto uscendo dall'aula. 

Nel Registro delle Famiglie verranno iscritti prima di tutto i figli residenti, soprattutto se bambini e adolescenti, i padri e/o le madri che coabitino con loro, anche se separati, quindi i nonni inclusi nello stesso stato di famiglia o che contribuiscano al loro mantenimento, alla loro educazione, alla loro istruzione ed alla loro assistenza morale. 

 Il Registro delle Famiglie avrà un taglio molto pratico. «L’obiettivo è quello di costruire una banca dati delle famiglie genovesi – spiega Mascia – un database su cui poi modulare la prestazione dei servizi, con un occhio di riguardo alle famiglie meno abbienti con anziani e figli: vi saranno infatti iscritti d’ufficio i nuclei familiari in riferimento ai quali sia stata presentata la DSU Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini del calcolo dell'ISEE per l'accesso a prestazioni sociali agevolate mentre per gli altri l’iscrizione avverrà a richiesta».

Per Mascia si tratta di un «approccio sereno e realistico alle esigenze delle famiglie nella città più anziana d’Italia, dove i nonni sono giocoforza più numerosi dei nipoti e i figli unici sono sempre più la regola. Ci sono madri e padri che per crescere i figli ogni giorno fanno i salti mortali e spesso si separano proprio per questo. In più un tempo i nonni erano a carico delle famiglie, ora avviene l’opposto ed è sotto gli occhi di tutti».

Nessuna polemica né contrapposizione con le unioni civili né con le convivenze di fatto o anagrafiche però: «I Registri delle Unioni Civili e delle Convivenze ad oggi non hanno avuto alcun risvolto pratico e concreto. Il Registro delle Famiglie prevede, a scanso di equivoci e strumentalizzazioni, che anche alle altre formazioni sociali previste dalla vigente normativa si intenderanno automaticamente estesi i benefici e le agevolazioni nella fruizione dei servizi che saranno attribuiti da atti e disposizioni dell'amministrazione comunale ai componenti dei nuclei familiari iscritti nel Registro delle Famiglie».

 
 
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