«Bisogna parlare di più di Gesù: è un esempio straordinario per tutti di come dovrebbe essere l’uomo, a prescindere dalla fede. Un uomo che segue i principi fino alle estreme conseguenze. Gesù mi ha accompagnato in ogni momento della vita e in ogni mio cambiamento: mi è sempre stato accanto, come un’ombra». A parlare è Vittorino Andreoli, lo psichiatra volto noto della tv, del quale è stato appena ristampato il libro Il Gesù di tutti. Viaggio nel mistero dell’uomo di Nazareth (Edizioni Terra Santa) di Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore, volto noto della televisione.
Il professore che «il sacro è parte della civiltà: è uno di quelli che Platone chiamava i principi primi, quelli che fanno parte dell’uomo». Ma è preoccupato, perché, sostiene, quei principi stanno scomparendo. «Chi si batte per loro? Pochissimi. Ci vogliono più processioni, più voci che gridano nel deserto. I principi primi non sono genetici e vanno trasmessi alla generazione successiva, altrimenti in poco tempo diventeremo barbari».
«I credenti», dice Andreoli, «sono quelli che hanno avuto e hanno esperienza di Dio, perché la religione è esperienza. I non credenti sono quelli che non ritengono di aver avuto questa esperienza ma sanno che ci può essere. Io sono tra loro». Ma poi, in modo del tutto spiazzante, aggiunge: «Se ci fosse questo incontro, in un secondo passerei da non credente a credente. Io ho bisogno dell’esperienza di Dio. La sto attendendo ogni giorno con fede».
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