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In Alto Adige La Suedtiroler Volkspartei (Svp) si è confermata, come da previsioni, il primo partito in Alto Adige ma con il peggior risultato di sempre, solo il 34,5%. La Svp dal 1948 non era mai scesa sotto il 40% (41,89 alle elezioni di cinque anni fa). E non ha raggiunto i voti necessari per poter governare da sola.
Il partito della 'stella alpina' che fu di uno dei padri dell'Autonomia, Silvius Magnago, ha ottenuto solo 13 seggi e anche in questo caso si tratta di un record storico in negativo. Dal 1978 al 2003, la Svp in consiglio provinciale occupava tra i 21 e i 22 seggi con una eccezione con un'eccezione, 19 dal 1993 al 1998.I voti andati alla Svp sono stati 97.092 (184.000 nel 1988). Il governatore Arno Kompatscher, come prevedibile, è sceso di consensi, dai 68.210 di cinque anni fa a 58.771. Il segretario dela SVP Philipp Achammer ha ammesso: "Sconfitta chiarissima, una perdita dolorosa per la Stella alpina".
Nel 2013, quando era stato eletto per la prima volta, Kompatscher aveva ottenuto 81.117 voti. Significato crollo del segretario politico: Philipp Achammer è sceso a 16.812 preferenze perdendone ben la metà. Ha tenuto, circa mille voti in meno, Daniel Alfreider (10.919) mentre tonfo per l'assessore all'agricoltura Arnold Schuler, da 19.799 a 8.340. Le elezioni hanno confermato secondo partito tra le vallate dell'Alto Adige, il Team K, di ispirazione progressista, con l'11,1% anche se in flessione di tre punti percentuali. Clamoroso boom della Suedtiroler Freiheit: il movimento popolare secessionista di estrema destra, che sin dalla sua fondazione chiede la separazione dell'Alto Adige dall'Italia, è arrivato al 10,9% quasi raddoppiando il risultato di cinque anni fa.
I Verdi hanno ottenuto il 9,0%. Tra i partiti nazionali, Fratelli d’Italia ha ottenuto il 6 per cento (oltre 16 mila preferenze), triplicando i voti ottenuti nel 2018. A seguire, il Partito Democratico ha ottenuto il 3,5 per cento (circa 10 mila preferenze), in lieve calo rispetto a cinque anni fa, mentre la Lega si è fermata al 3 per cento (quasi 9 mila preferenze), perdendo quasi 24 mila voti rispetto alle scorse elezioni, quando aveva superato l’11 per cento.
Sia il Movimento 5 Stelle sia Forza Italia non hanno raggiunto l’1 per cento dei voti, fermandosi rispettivamente allo 0,7 e allo 0,6 per cento. Nel 2018 il Movimento 5 Stelle aveva ottenuto il 2,4 per cento, mentre Forza Italia l’1 per cento. il presidente della provincia autonoma di Bolzano viene eletto dai consiglieri provinciali e deve ottenere il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti del consiglio, ossia di almeno il 50 per cento più uno. In più il presidente e la giunta provinciale devono rappresentare tutti i gruppi linguistici della provincia. A questo punto il Svp dovrà dunque trovare un accordo con altre forze politiche per eleggere il proprio candidato. Con chi si alleerà stavolta?
In Trentino Fugatti (Lega) rieletto governatore
In Trentino Maurizio Fugatti (Lega) è stato rieletto presidente della Provincia Autonoma di Trento. Il centrodestra ha ottenuto il 51,82% . Un distacco di circa 14 punti rispetto a Francesco Valduga - 93.888 voti, il 37,5% - candidato dell'Alleanza democratica autonomista. Il centrosinistra aveva unito Pd (primo partito in Provincia), Campobase, Alleanza Verdi e Sinistra, Casa Autonomia.eu, Azione, Italia Viva e Fascegn, ma il centrodestra ha totalizzato più consensi rispetto al 46,73% del 2018. Cinque anni fa il centrosinistra - senza il Patt che corse da solo e raggiunse il 12,42% - prese il 25,4%. A seguire Filippo Degasperi di Onda Civica (3,81%), Marco Rizzo (2,26%), l'ex leghista Sergio Divina (2,22%), Alex Marini del M5S (1,92%) ed Elena Dardo (0,48%). Il centrodestra potrà contare su una maggioranza di 21 consiglieri provinciali (compreso il presidente), mentre il centrosinistra ne avrà 13, Onda Civica 1.
“Il risultato mi pare chiaro”, ha dichirato Fugatti: “Credo che stia a significare che la comunità trentina ha apprezzato il lavoro del presidente, degli assessori e dei consiglieri provinciali della scorsa legislatura. Non era scontato essere qui a parlare di un risultato che va oltre il 50%, perché è questo il pezzo forte di questa vittoria".



