Aosta è la città più cara d’Italia, Siena la più conveniente. Tra una città e l’altra ci sono differenze di prezzo fino al 220 per cento. Sono alcuni dei risultati emersi da una ricerca condotta su tutte le provincie italiane dall’associazione di consumatori Codacons insieme al sito Spesafacile.com, specializzato nella raccolta e nel monitoraggio delle offerte promozionali in supermercati e ipermercati.

Le modalità. La ricerca è stata condotta esaminando le offerte promozionali della grande distribuzione ed è stata analizzata la quasi totalità dei punti vendita presenti nel nostro Paese. Il paniere utilizzato era composto da 28 beni, che rappresentano la spesa settimanale tipo di una famiglia media (tra gli altri, sono stati inseriti generi alimentari come latte, uova, pane, pasta, carne bovina e beni legati alla persona come sapone, detersivo e dentifricio).

I risultati. Siena si è piazzata al vertice della classifica del risparmio, risultando la città dove si spende meno, ossia 49,83 euro per acquistare il totale del paniere considerato. La provincia più cara, invece, è Aosta dove per gli stessi beni si spendono 63,83 euro.

Le dieci città più economiche sono risultate: Siena (49,83 euro), Vibo Valentia (50,29), Potenza (50,98), Arezzo (51,41), Modena (51,46), Matera (51,81), La Spezia (51,93), Barletta-Andria-Trani (52,07), Caltanissetta (52,16), Palermo (52,24).

Sul fronte opposto, le più care sono: Lecco (59,79 euro), Varese (59,84), L'Aquila (59,95), Sondrio (60,34), Novara (60,57), Vercelli (60,96), Olbia-Tempio (61,19), Nuoro (61,49), Verbano-Cusio-Ossola (62,10), Aosta (63,83).

I prodotti. La ricerca ha evidenziato importanti differenze di prezzo da un bene all’altro. Un chilo di riso, per esempio, va da 1 euro e mezzo a Potenza fino a 4,84 euro a Nuovo, con una differenza del 220 per cento. Oppure il tonno in scatola (tre confezioni da 80 grammi) costa 1,80 euro a Siena e 4,49 ad Aosta (+149 per cento

La ricerca completa è disponibile all’indirizzo internet www.carlorienzi.it.