Una collana dedicata alla grande musica di ispirazione sacra non può che comprendere “voci” ed ispirazioni molti diverse fra di loro. Da un autore fantasmagorico come Hector Berlioz ad esempio è difficile immaginarsi una musica intima, che stimoli la riflessione ed il silenzio. Eppure Berlioz ha scritto pagine sacre straordinarie!
Certo, già dal titolo la sua Messe Solennelle induce a pensare a quelle architetture sinfoniche, piene di colori, colpi di scena, melodie, effetti che hanno fatto di Berlioz l’incarnazione del Romanticismo. E l’ascolto di uno degli episodi chiave non fa che confermare questo pensiero:
Certo, già dal titolo la sua Messe Solennelle induce a pensare a quelle architetture sinfoniche, piene di colori, colpi di scena, melodie, effetti che hanno fatto di Berlioz l’incarnazione del Romanticismo. E l’ascolto di uno degli episodi chiave non fa che confermare questo pensiero:
Scritta a 20 anni, eseguita da allievi del Conservatorio, apprezzata dagli insegnanti e da chi la ascoltò, la Messa andò poi perduta. Solo in anni recenti la partitura è stata ritrovata: ed in Italia è stato Riccardo Muti a farla di nuovo rivivere. Dopo di lui, molti interpreti hanno compreso e valorizzato una pagina di straordinaria suggestione. Nella quale non mancano affatto momenti di pura poesia:
Giorgio Vitali


