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Il Molise, questo sconosciuto! Ma tutto da scoprire, tanto che nel 2020 ha conquistato il 37° posto tra le 52 mete consigliate dal New York Times, davanti a località molto più note. A parte il capoluogo Campobasso e le due città di Isernia e Termoli, la regione ha tanti piccoli borghi, che hanno mantenuto l’impianto antico e le tradizioni agresti. Il territorio è ricco di verde, di oasi, aree protette, parchi. Tanti gli itinerari naturalistici, tra cui si distinguono i tratturi, i sentieri percorsi dai pastori durante la transumanza, che nel 2019 sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’umanità. Proprio i tracciati rurali sono i protagonisti di una iniziativa turistica che quest’anno festeggia la 29esima edizione: “Cammina Molise”, una camminata guidata tra i paesi molisani, che si svolge all’inizio di agosto (quest’anno dal 3 al 6 agosto) e prevede tappe di 10/15 chilometri al giorno.
Si pernotta in albergo, a Campobasso o a Isernia, oppure in tenda e camper presso il Campo Tenda a Bosco Faiete (Campobasso). Da qui un pullman preleva i partecipanti al mattino e li conduce fino al paese da cui inizia la tappa, riportandoli a sera. Non ci sono limiti di età: dai dieci anni in su possono partecipare tutti, lo scorso anno il più anziano aveva 89 anni. Durante la marcia la “cattedra itinerante” delle associazioni che collaborano al programma illustra le tipicità archeologiche, culturali, naturalistiche, artigianali delle zone attraversate. Quest’anno si parte da Mirabello Sannitico, nei pressi del capoluogo, per terminare a Baranello, dopo aver attraversato territori e paesi della Valle del Biferno. Tra le soste più interessanti ci sono: la visita al MuFeG - Museo di Comunità della festa del grano, a Jelsi (Campobasso); i siti religiosi testimoni dell’arte gotica e barocca: la Cappella e cripta della Santissima Annunziata a Jesi; la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo e la chiesetta del Santissimo Rosario a Baranello (Campobasso); la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Sant’ Elena Sannita (Isernia). Poi, il Museo del profumo con annesso Polo tecnologico e Orto botanico a Sant’Elena Sannita e il Museo Civico di Baranello.
Marciatori musicisti accompagnano il gruppo, al termine di ogni tappa si è accolti dalla cittadinanza: il sindaco, la banda, le tavolate con prodotti tipici, le visite guidate al paese. E proprio questa è la peculiarità del cammino molisano, la possibilità di sentirsi completamente immersi nel territorio che si attraversa, la semplicità e la genuinità delle cose che si vedono e l’ospitalità con cui si è accolti. Dice il coordinatore Giovanni Germano, architetto: «In questi anni, andando da uno all’altro dei 136 Comuni molisani ho capito che la vera ricchezza del Molise è costituita dal patrimonio storico, archeologico, culturale, ambientale ed enogastronomico dei suoi borghi e aree interne».



