Divertente, timida e... “allergica”. La conosciamo così Caterina Guzzanti, 39 anni che, tra uno starnuto e l’altro, ci racconta di sé e del suo ultimo lavoro che la vede protagonista della nuova fiction di Rai 1 Come fai sbagli di Riccardo Donna e Tiziana Aristarco in onda da domenica 20 marzo.
«Io sono Laura Piccardo, moglie di Paolo (Enrico Ianniello) e mamma alle prese con i figli adolescenti. Esattamente come la famiglia dei nostri vicini di casa, gli Spinelli: Walter, interpretato da Daniele Pecci, e Valeria, da Francesca Inaudi. I Piccardo sono molto presenti, impiccioni. Laura non lavora, mentre Paolo lavora in una ditta di caminetti e caloriferi, la Prometeo calor, e sta cercando di fare carriera. Diciamo che è un uomo molto ambizioso nel suo “piccolo mondo di caminetti”. Entrambi i genitori si filano poco le figlie femmine, mentre vorrebbe più ambizioso il figlio maschio, Giulio; lui, invece, gioca a pallavolo ed è follemente innamorato della figlia dei vicini».
Sei puntate che sono l’adattamento della serie francese Fais pas ci, fais pas ça e raccontano in maniera ironica, ma pensante, le dinamiche opposte di due famiglie che si confrontano e scontrano sugli stili educativi. «Per scoprire», continua la Guzzanti, «che, comunque, “come fai sbagli”. Laura e Paolo sono una famiglia tradizionale, sposati da 18 anni crescono i figli “all’antica”; sono molto rigidi, esigono il rispetto degli orari e che si vada bene a scuola. L’opposto della famiglia Spinelli, invece, dove Valeria è una madre un po’ isterica, sempre a mille con un capo che la pressa. Walter è uno molto tranquillo, libero, con poche iniziative. La loro è una famiglia più complessa perché lui è papà solo di Teo, ma non di Zoe, figlia grande di Valeria e coetanea di Giulio, che ha avuto con un altro uomo. Le due famiglie si incontrano e “schifano” continuamente».
Mamma nella fiction e a teatro in Due Partite di Cristina Comencini, Caterina lo è anche nella vita: ha un bimbo di 14 mesi di nome Elio. E ha ben poco delle caratteristiche del personaggio Laura: «Lei è molto credente, va spesso in Chiesa a parlare “a tu per tu” con la Madonna, cercando di trovare una complicità assurda, chiedendo se anche lei con Gesù a quell’età ha avuto gli stessi problemi. È buffa, goffa, vorrebbe essere all’altezza di un marito che le sembra un genio della finanza mentre lei non lavora. Ed è terribilmente innamorata del figlio. Di Laura in me non c’è nulla, per questo mi sono divertita un mondo a interpretarla. Forse l’unica cosa che ci accomuna è che anche lei manda giù, manda giù e poi sbotta. Io in realtà faccio grandissime litigate, ma... da sola, sotto la doccia. Tutto tra me e me». E poi, forse, l’innamoramento per il figlio: «Per la mamma è un po’ come un fidanzato “fatto in casa”. Elio, per adesso, è un bambolotto bellissimo che crescerà e, temo, diventerà tutto il peggio dell’adolescenza. Sicuramente gli puzzeranno i piedi!».
Scherza Caterina, com’è nel suo stile. Lei che, quando ha scoperto che sarebbe stato maschio, ha esultato: «Ero contenta perché mi avevano dato il “livello facile” del gioco. Adesso, certo, avrei voglia di avere una bambina. Penso sia giusto per lui. Io ho avuto due fratelli meravigliosi, vorrei fosse lo stesso anche per Elio».
Terza dei Guzzanti, dopo Sabina e Corrado, Caterina nonostante la differenza di età (13 e 11 anni) ha goduto della presenza dei fratelli: «Sono nata in un momento in cui i miei si erano lasciati di nuovo. Corrado è stato un po’ come un papà, con Sabina ho ricuperato molto da grande». Con il padre Paolo, politico e saggista, Caterina non ha mai vissuto: «Ricordo che mi veniva a prendere a scuola tutte le volte che c’era e poteva. Cercava di rimediare all’assenza coprendomi di affetto. Ci siamo molto amati e tuttora ci amiamo molto. Con mia madre Germana il rapporto è stato più “classico”. Ci siamo scontrate durante l’adolescenza, io non andavo a scuola e combinavo guai; lei aveva tre figli da sola ed era stanca di avere a che fare con la terza adolescente. Poi abbiamo ricuperato e adesso è una nonna stupenda che viene tutti i giorni ad aiutarmi a fare il bagnetto, mentre io preparo la cena».
GENITORI SESSANTOTTINI
Tanto atteso e amato, questo primo nipote di casa Guzzanti è lo spunto per guardare indietro e pensare al futuro. «In casa ho respirato una certa libertà. Direi che mai fu più vero per i miei genitori il titolo di questa fiction: come fai sbagli. Loro le hanno davvero tentate tutte, con le buone e con le cattive. Soprattutto con le buone. Erano sessantottini liberi. Come mamma di Elio, mi sento serena. Gli lascio fare esperienza, anche di cadere e farsi male. E se penso al futuro... so che sarà faticoso, ne sono certa, è già sveglissimo adesso! Cercherò di ascoltarlo e di instaurare con lui una complicità, convinta che non si può minacciarli continuamente, né essere completamente al loro servizio. E che ascoltarlo e dargli attenzione risolverà già molti problemi».
Essere genitori è una missione impossibile? «Per la sopravvivenza sì. Cucino solo per lui, dormo poco. Ho pensato di schiattare... Certe volte spero che lasci la cena così mi mangio i suoi avanzi! È stato difficile per mesi addirittura andare in bagno. Lo dicono tutti eppure... è proprio così».