Perché i mammiferi hanno un cervello che per dimensioni è più grande rispetto alle altre specie animali? Partendo dallo studio dei fossili con le più moderne tecniche di tomografia computerizzata a raggi X, che consente di ricreare immagini precise e tridimensionali di una cavità cranica fossilizzata senza il rischio di danneggiare il reperto, un'equipe di ricercatori dell'Università del Texas è giunta alla conclusione che la risposta sta nella sviluppo di un più raffinato senso dell'olfatto. I risultati dell'analisi sono stati pubblicati sulla rivista Science.
I paleontologi sono riusciti a scannerizzare i crani fossili di due mammiferi vissuti in Cina durante il Giurassico Inferiore, cioè circa 199 milioni di anni fa. I modelli tridimensionali ricreati hanno permess agli studiosi di guardare dall'interno il cervello e le cavità nasali dei fossili e hanno riscontrato un allargamento della cavità nasale e delle regioni legate all'olfatto così come delle aree del cervello cui spetta il compito di elaborare le informazioni olfattive.
Proprio queste caratteristiche hanno convinto gli scienziati che il cervello dei mammiferi ha attraversato tre tappe fondamentali: il miglioramento del senso dell'olfatto sarebbe stata la fase più determinante. Gli altri due momenti sarebbero connessi all'aumento della sensibilità tattile legata allo sviluppo dei peli corporei e la coordinazione neuromuscolare.
I paleontologi sono riusciti a scannerizzare i crani fossili di due mammiferi vissuti in Cina durante il Giurassico Inferiore, cioè circa 199 milioni di anni fa. I modelli tridimensionali ricreati hanno permess agli studiosi di guardare dall'interno il cervello e le cavità nasali dei fossili e hanno riscontrato un allargamento della cavità nasale e delle regioni legate all'olfatto così come delle aree del cervello cui spetta il compito di elaborare le informazioni olfattive.
Proprio queste caratteristiche hanno convinto gli scienziati che il cervello dei mammiferi ha attraversato tre tappe fondamentali: il miglioramento del senso dell'olfatto sarebbe stata la fase più determinante. Gli altri due momenti sarebbero connessi all'aumento della sensibilità tattile legata allo sviluppo dei peli corporei e la coordinazione neuromuscolare.


