Sette minuti in tutto, in pieno giorno, con una camionetta fornita di montacarichi e gilet gialli addosso per far finta di essere lavoratori del vicino cantiere, cogliendo di sorpresa la sicurezza e scatenando panico ma anche curiosità per l’evento del tutto imprevedibile tra i visitatori: un colpo clamoroso, incredibile, studiato nei minimi dettagli, degno delle migliori sceneggiature di Hollywood, quello avvenuto al Louvre di Parigi, il museo più grande e il più visitato al mondo, nella Galleria di Apollo, al primo piano, dove sono conservate alcune delle collezioni storiche più preziose del museo. La banda dei ladri, forse stranieri, è riuscita a portare via “otto oggetti di valore patrimoniale inestimabile".

Ecco di cosa si tratta: un diadema della parure della regina Marie-Amélie e della regina Ortensia; un collier della parure di zaffiri della regine Marie-Amélie e della regina Ortensia; orecchini fabbricati con due pietre della parure di zaffiri della regina Marie-Amélie e della regina Ortensia; un collier di smeraldi della parure di Marie-Louise; un paio di orecchini di smeraldo della parure di Marie-Louise; una spilla detta "spilla reliquia"; un grande gioiello da corsetto dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III; un diadema sempre dell’imperatrice Eugenia, con 1354 diamanti e 56 smeraldi, che è anche l’unico gioiello finora ritrovato, danneggiato, perso per la strada fuori dal Louvre, durante la fuga concitata e rapidissima.

Le rapine di opere d'arte hanno spesso ispirato il cinema (da Lupin a Ocean's twelve). Nel corso della storia, tanti sono stati i sensazionali furti di beni artistici dal valore inestimabile. Tra questi, forse quello più eclatante perché rimasto tuttora irrisolto è il furto avvenuto nel 1990 all'Isabella Stewart-Gardner Museum di Boston, negli Usa,  una casa-museo progettata per ospitare una collezione di più di 2.500 opere di arte europea, asiatica e americana. Qui due uomini travestiti da poliziotti riuscirono a sottrarre 13 opere d'arte - tele di Vermeer, Rembrandt, Manet, Degas - per un valore totale che si aggira intorno ai 500 milioni di euro. Tra queste opere, il "Concerto" di Johannes Vermeer, dipinto intorno al 1664, rubato insieme alla "Tempesta sul mare di Galilea”, considerata l'opera d'arte rubata più preziosa della storia. Ancora oggi esiste una taglia di 10 milioni di dollari per chi fornisca informazioni che possano permettere di rintracciare le opere rubate.

Tra gli altri casi, va ricordato il furto nel 1969 della Natività di Caravaggio, dipinto del valore di circa 20 milioni di euro, rubato dall'altare dell'Oratorio di San Lorenzo di Palermo. Un altro furto di opere d'arte rimasto celebre è stato quello del dipinto L'urlo di Edvard Munch: l'opera è stata rubata (e ritrovata) ben due volte a distanza di dieci anni. La prima nel 1994, quando era esposta nella Galleria nazionale di Oslo. Venne ritrovata integra tre mesi dopo. Nel 2004 venne trafugata di nuovo, dal Munch-Museet, insieme a un altro quadro, la Madonna. Due anni dopo, nel 2006, la polizia norvegese ha ritrovato entrambi i dipinti, che nel 2008 sono tornate in esposizione nella Galleria nazionale di Oslo. 

Ma lo stesso Louvre ha una lunga storia, suo malgrado, di furti e tentativi di rapine. Il caso più famoso è probabilmente il furto della Gioconda di Leonardo da Vinci nel 1911: un ex dipendente, il decoratore italiano Vincenzo Peruggia, si nascose nel museo e portò via il quadro nascondendolo sotto il cappotto. L’opera venne ritrovata due anni dopo a Firenze, dove Peruggia aveva cercato di venderlo. Quell’episodio, a lieto fine, ha certamente contribuito ad aumentare la notorietà del dipinto vinciano nel mondo.

(Foto Ansa: uno degli ingressi del Louvre di Parigi chiuso dopo il furto del 19 ottobre)