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Urla, minacce e recriminazioni. L'incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky si è trasformato in un duello durissimo e senza precedenti nello Studio Ovale, luogo simbolo della diplomazia americana che in oltre due secoli di storia ha ospitato i colloqui tra gli inquilini della Casa Bianca e centinaia di leader stranieri. Come prima conseguenza, Donald Trump sta valutando la possibilità di interrompere tutte le spedizioni di aiuti militari in corso verso l'Ucraina. Lo riferiscono fonti dell'amministrazione al Washington Post. La decisione riguarderebbe miliardi di dollari di radar, veicoli, munizioni e missili in attesa di essere inviati nel Paese. Dopo lo scontro con il leader ucraino, Trump, che ha assunto posizioni filoputiniane, ha anche detto di volere un «cessate-il-fuoco subito in Ucraina. Ho avuto l'impressione che Zelensky voglia lottare, lottare, lottare. Io e Putin vogliamo la pace», sono le parole distopiche del presidente americano che professa la volontà di pace da parte dell’aggressore, ovvero la Russia.
Qui la diretta dell'incontro:
«Sono molto grato agli Stati Uniti per il loro sostegno. Ci avete aiutato a sopravvivere. Una tregua senza garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti è un tema molto delicato per la mia gente», ha detto il presidente ucraino a FoxNews dopo l’incontro. E poi sottolineato: «Nessuno vuole la fine della guerra più di noi». Rispondendo alla richiesta di dimissioni da parte del senatore repubblicano Lindsey Graham, Zelensky ha risposto: «Solo gli ucraini possono decidere se io debba fare un passo indietro o no…Gli americani scelgono il presidente, gli ucraini scelgono il loro. Funziona così».
L'obiettivo principale dell'incontro era la firma di un accordo che avrebbe permesso agli Stati Uniti di sfruttare il 50% delle risorse minerarie e delle terre rare presenti in Ucraina, in cambio di un continuo supporto militare americano nel conflitto in corso con la Russia. Tale accordo era visto come strategico per entrambe le nazioni: per gli Stati Uniti, significava assicurarsi l'accesso a risorse cruciali; per l'Ucraina, rappresentava una garanzia di sostegno nella sua lotta contro l'aggressione russa.


Conseguenze immediate
A seguito dello scontro, la prevista conferenza stampa congiunta è stata cancellata e Zelensky ha lasciato la Casa Bianca prima del previsto, senza che l'accordo sulle risorse minerarie fosse firmato. Trump ha successivamente pubblicato un messaggio sul suo social network, Truth Social, esprimendo il suo desiderio di pace e criticando Zelensky per la sua mancanza di rispetto verso gli Stati Uniti.
L’incidente, o meglio, la trappola tesa dalla Casa Bianca al presidente ucraino ha suscitato una vasta gamma di reazioni a livello internazionale. Leader europei come il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno espresso il loro sostegno a Zelensky, lodando la sua dignità durante l'incontro. Al contrario, il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha appoggiato la posizione di Trump, sottolineando la necessità di una diplomazia più assertiva.
Questo scontro pubblico ha sollevato seri interrogativi sul futuro delle relazioni tra Stati Uniti e Ucraina. La mancanza di un accordo sulle risorse minerarie e le tensioni emerse durante l'incontro potrebbero influenzare negativamente il sostegno americano all'Ucraina nel suo conflitto con la Russia. Inoltre, l'incidente potrebbe avere ripercussioni sulle dinamiche geopolitiche in Europa, con i leader europei chiamati a rivedere le loro strategie di supporto a Kiev.



