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In tempo di guerra una nonna ebrea dà al nipote una fetta di pane secco spalmata di un sottilissimo strato di grasso d’oca. Purtroppo il pane sfugge dalle mani del bambino e cade rivolto all’ingiù, così che la parte spalmata di grasso si sporca di terra. La nonna furibonda esclama: «Dio non è buono! Perché non ha fatto cadere il pane dall’altra parte, così mio nipote avrebbe potuto mangiarlo?».
Accorgendosi che la collera rischiava di farle perdere la fede, la brava donna corre dal rabbino del villaggio e gli racconta l’accaduto. Il sant’uomo riflette per qualche minuto e poi dice: «Mia cara, non è che Dio sia cattivo. È che tu hai spalmato di grasso la parte sbagliata della fetta». Forse ridiamo! Ma l’episodio permette di dire che l’educazione deve evocare significati non sempre facili da cogliere e da scegliere. Ad alcuni questi metodi fanno venire l’orticaria perché pare che siano fatica sprecata. Invece dobbiamo mettere un po’ di ordine dentro la nostra testa per poter poi trasmetterlo nel cuore e nella testa dei nostri giovani. Spalmare dalla parte sbagliata significa rispondere ai loro problemi, alla loro “fame” in modo supercifiale e affrettato. Spalmare dalla parte giusta significa proporre speranze, amicizie e traguardi interessanti.



