PHOTO


di Lorenzo Rossi
«Con sincera gratitudine per un cuore aperto pieno di amore e per la tua presenza costante accanto a coloro che cercano speranza». E' la motivazione con la quale la Fondazione caritativa San Martino de Porres di Fastiv, in Ucraina, ha consegnato il riconoscimento di "ambasciatrice onoraria" a Giulia Cerqueti, giornalista di Famiglia Cristiana, che dall'inizio della guerra su larga scala, a febbraio del 2022, segue attraverso le pagine della testata il conflitto in Ucraina, raccontando in modo particolare la vita quotidiana della popolazione, le storie di resilienza delle persone e delle comunità, la solidarietà, le iniziative umanitarie, l'azione della Chiesa e degli enti caritativi come il Centro San Martino al fianco della gente.
Ad essere designati "ambasciatori e ambasciatrici onorari" sono state diverse figure di laici e religiosi, domenicani, volontari, diplomatici, collaboratori, ucraini, polacchi e di altri Paesi, persone che, con il loro impegno in modi e ambiti differenti, hanno contribuito a sostenere l'opera sociale del Centro domenicano, in particolare in questi difficili anni di guerra e di sofferenza, nel corso dei quali la Fondazione di Fastiv è diventata un importante centro di accoglienza per gli sfollati e di assistenza umanitaria nelle zone del fronte.
Tra coloro che hanno ricevuto il riconoscimento, monsignor Vitalii Kryvytskyi, vescovo romano-cattolico della diocesi di Kyiv-Zhytomyr, e Bartosz Cichocki, ambasciatore della Polonia a Kyiv dal 2019 fino al 2023, insieme a sua moglie Monika Kapa-Cichocka. Scienziato politico e storico, profondo conoscitore della realtà ucraina, Cichocki è stato tra l'altro l'unico ambasciatore dei Paesi dell'Unione europea a non avere mai abbandonato Kyiv dopo lo scoppio del conflitto su larga scala (quando le altre rappresentanze diplomatiche, a causa della condizione di insicurezza nella capitale ucraina, sono state trasferite a un certo punto a Leopoli, nell'Ovest del Paese, e in Polonia).
La cornice della consegna dei riconoscimenti è stata la celebrazione a Fastiv dei primi vent'anni della Fondazione caritativa, lo scorso 3 novembre, giorno nel quale si commemora San Martino de Porres, religioso peruviano dell'ordine dei domenicani (1579-1639), il primo santo mulatto delle Americhe, conosciuto come "Martino della Carità" o anche "santo della scopa", perché viene in genere rappresentato con una scopa in mano, simbolo di quell'umiltà e di quello spirito di servizio ai quali il Centro San Martino, diretto da padre Mykhailo Romaniv, ispira la sua opera. La celebrazione del ventennale si è aperta con la funzione religiosa presieduta da monsignor Kryvytskyi. Tra i concelebranti arrivati da diverse zone dell'Ucraina e da altri Paesi, padre Jaroslaw Krawiec, vicario provinciale dei domenicani in Ucraina, e padre Luca Bovio, superiore di comunità dei missionari della Consolata in Polonia e direttore nazionale delle Pontificie opere missionarie in Ucraina.
(Nella foto in alto, Giulia Cerqueti, a sinistra, durante la consegna del riconoscimento con padre Mykhailo Romaniv, direttore della Fondazione caritativa San Martino de Porres di Fastiv, e Olena Furman, una delle insegnanti della scuola del Centro)



