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«Ho dovuto prendere la decisione in fretta e mi era già successo. Ricordo quando ci furono i primi lockdown, i voli verso l’Italia cancellati per la pandemia. Allora optai per restare a Mosca, e fu una buona decisione, perché il Bolshoi rimase aperto». Jacopo Tissi, in scena alla Scala per danzare in Giselle nel ruolo di Albrecht, ha invece deciso di rientrare in Italia dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina. Si racconta sul numero in edicola di Famiglia Cristiana. Nominato Primo ballerino al Bolshoi il 31 dicembre del 2021, purtroppo ha potuto godere per poco la sua importante conquista: «Non potrò mai dimenticarlo. Questa possibilità era nell’aria, ma l’annuncio lo fece ufficialmente il direttore durante la replica di Capodanno dello Schiaccianoci, lo spettacolo più atteso della stagione. C’erano anche i miei genitori in sala quella sera, perché erano venuti a trovarmi per Natale».
Quando è scoppiata la guerra contro l’Ucraina Jacopo Tissi racconta di essere rimasto spiazzato: «Nessuno a Mosca se lo aspettava. Una spaccatura così profonda tra due popoli prima vicini, anzi fratelli». Ha cercato di fare ogni considerazione possibile per fare la scelta giusta: «…avevo poco tempo per decidere: sapevo che mi sarebbe costato tanto lasciare quello che avevo raggiunto. Sono partito il giorno dopo uno spettacolo. Quella notte ho salutato tutti: amici, maestri, colleghi del teatro, ballerini… C’è stata commozione, ma hanno capito la mia scelta. Ho cercato di metabolizzare quel momento non come un addio, ma come un arrivederci».



