Il 93% degli italiani riceve a casa telefonate di compagnie telefoniche che propongono nuovi contratti o aziende che promuovono i loro prodotti. Molti se ne lamentano, ma il 60% non conosce il Registro pubblico delle opposizioni. Questo è solo uno dei dati che emerge dalla ricerca Ipsos, condotta per Altroconsumo su un campione di 400 persone sopra i 16 anni, presentata a Milano dalle quattro associazioni dei consumatori che fanno parte del progetto “Check up Diritti” (oltre ad Altroconsumo, anche Acu, Casa del consumatore e Codici). Finanziata dal ministero dello Sviluppo economico, l’iniziativa si svilupperà per un anno su tutto il territorio italiano per far conoscere ai cittadini le normative e gli strumenti a loro disposizione per far valere i loro diritti in cinque ambiti: pratiche commerciali scorrette, telemarketing, servizi turistici, credito al consumo e vendita a distanza dei servizi finanziari, garanzie post-vendita.
La ricerca. Dall’indagine condotta da Ipsos emerge come spesso la legge sia dalla parte del consumatore, ma lui non lo sappia. «Il cittadino informato riesce a muoversi meglio in un mercato ampio – spiega Andrea Alemanno di Ipsos Pubblic affairs – eppure dalle nostre interviste abbiamo visto come su molti temi non esiste abbastanza consapevolezza e, soprattutto, come spesso si preferisca sopportare certe pratiche scorrette piuttosto che combatterle». Il 54% degli intervistati non conosce il nuovo codice del turismo che, tra le novità più importanti, riconosce pari doveri e responsabilità alle agenzie di viaggio tradizionali e on line. Poco conosciuto anche il credito al consumo: gli italiani, che in genere si indebitano solo con il mutuo, non sono consapevoli di cosa siano Tan e Taeg e come funziona una carta revolving (il 5% degli intervistati ne ha ricevuta una a casa senza mai averla richiesta).
Le iniziative. Tra le iniziative delle associazioni dei consumatori c’è l’attivazione di un apposito sito internet (www.checkupdiritti.it) dove, attraverso schede e video, si spiegano quali sono le autorità competenti per risolvere i problemi dei consumatori, indicando numeri verdi, indirizzi e fornendo anche qualche spiegazione pratica. Sempre sul sito è possibile trovare le date delle tappe del Tour dei diritti: un viaggio per le città italiane di un esperto di tutela del consumatore per rispondere alle domande dei cittadini.
La ricerca. Dall’indagine condotta da Ipsos emerge come spesso la legge sia dalla parte del consumatore, ma lui non lo sappia. «Il cittadino informato riesce a muoversi meglio in un mercato ampio – spiega Andrea Alemanno di Ipsos Pubblic affairs – eppure dalle nostre interviste abbiamo visto come su molti temi non esiste abbastanza consapevolezza e, soprattutto, come spesso si preferisca sopportare certe pratiche scorrette piuttosto che combatterle». Il 54% degli intervistati non conosce il nuovo codice del turismo che, tra le novità più importanti, riconosce pari doveri e responsabilità alle agenzie di viaggio tradizionali e on line. Poco conosciuto anche il credito al consumo: gli italiani, che in genere si indebitano solo con il mutuo, non sono consapevoli di cosa siano Tan e Taeg e come funziona una carta revolving (il 5% degli intervistati ne ha ricevuta una a casa senza mai averla richiesta).
Le iniziative. Tra le iniziative delle associazioni dei consumatori c’è l’attivazione di un apposito sito internet (www.checkupdiritti.it) dove, attraverso schede e video, si spiegano quali sono le autorità competenti per risolvere i problemi dei consumatori, indicando numeri verdi, indirizzi e fornendo anche qualche spiegazione pratica. Sempre sul sito è possibile trovare le date delle tappe del Tour dei diritti: un viaggio per le città italiane di un esperto di tutela del consumatore per rispondere alle domande dei cittadini.


