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L’esempio dei Giusti come via per educare al bene e contrastare i discorsi di odio così diffusi nella società odierna. È il messaggio che la Fondazione Gariwo si appresta a portare domani al Palazzo di vetro di New York, sede delle Nazioni Unite, nell’ambito della quarta Giornata Internazionale per contrastare i discorsi d’odio, proclamata dall’Assemblea Generale ONU.
Fondazione Gariwo (l’acronimo allude a Gardens of the Righteous Worldwide, ossia Giardini dei giusti nel mondo) è stata selezionata come esempio di buona pratica, in un mondo sempre più attraversato da conflitti, polarizzazione e violenza verbale, online e offline. Portare la memoria del bene nel cuore della diplomazia internazionale significa affermare il valore della cura per l’altro e della memoria attiva come strumenti di prevenzione e di dialogo. A New York la delegazione della Fondazione, presieduta da Gabriele Nissim, lancerà un appello per il riconoscimento internazionale della Giornata dei Giusti e per la creazione di nuovi Giardini dei Giusti in tutti gli Stati membri.
Un risultato ambizioso quello cui punta Gariwo, nata nel 1999 a Milano dall’incontro dei quattro fondatori: Gabriele Nissim, storico e autore di libri sui Giusti, il console onorario d’Armenia in Italia Pietro Kuciukian e le filosofe Ulianova Radice, scomparsa nel 2018, e Anna Maria Samuelli, attuale responsabile della Commissione educazione.
Nel 2003, insieme al Comune di Milano, Gariwo ha promosso il primo Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella, che dal 2009 è gestito dall’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, composta da Gariwo, Comune di Milano e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Non solo: ha ottenuto dal Parlamento europeo nel 2012 l’istituzione della Giornata dei Giusti, il 6 marzo, che nel 2017 è stata riconosciuta solennità civile in Italia come Giornata dei Giusti dell’Umanità.
Per dare un’idea del lavoro di Fondazione Gariwo con il mondo della scuola va ricordato che ogni anno – tra “Viaggi di memoria”, iniziative nelle classi e visite al giardino di Milano – vengono coinvolti circa 7mila studenti; un numero che però raddoppia se si considerano le numerose iniziative locali con i Giardini dei giusti nelle varie scuole.
Quello che verrà presentato all’ONU è, quindi, un obiettivo ambizioso ma alla portata di mano, visto l’apprezzamento crescente, via via conquistato a livello internazionale da Gariwo con le sue meritorie iniziative. Nel 2024 l’Ufficio del Consigliere speciale delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio (UNOSAPG) e Fondazione Gariwo avevano già firmato un memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione nella prevenzione dei genocidi e la promozione dei Giardini dei Giusti. Dal canto suo UNOSAPG ha già partecipato a numerose iniziative di Gariwo nel mondo, contribuendo all’apertura di nuovi Giardini dei Giusti e sostenendo progetti educativi e di sensibilizzazione.
Raggiunto da “Famiglia cristiana”, spiega Nissim: «Oggi è in gioco l’idea di relazione pubblica tra gli Stati, di diritto internazionale ed è in bilico persino l’istituzione stessa delle Nazioni Unite, che alcuni Stati vorrebbero smantellare per avere via libera ad una politica di potenza e di prevaricazione sugli altri. Parlare in questo contesto di Giusti può sembrare assurdo, ma ciò che ci ha ispirato in tutti questi anni è sempre stato il coraggio di osare, rompendo gli schemi e provando a fare cose; provando a fare progetti partendo solo dalla responsabilità personale, non dalla forza di un Potere altrui, solo per cercare di mettere in moto qualcosa di nuovo. Senza ingenuità e insensatezza non si cambia mai nulla». Continua Nissim: «Andiamo a New York con la speranza che i nostri Giardini diventino uno strumento pedagogico di prevenzione all’odio da diffondere nel mondo e con il sogno che la giornata dei Giusti possa presto venire adottata anche dall’Assemblea Generale dell’Onu».
L’intervento di Gariwo avrà luogo alle 8.30 (le 14.30 italiane) di mercoledì 18 giugno. Sotto la guida di Joshua Evangelista, responsabile della comunicazione della Fondazione, prenderanno la parola il presidente Gabriele Nissim, Martina Landi, direttrice generale e Benedetta Macripò, responsabile GariwoNetwork. L’introduzione dell’incontro è affidata a Virginia Gamba, Sottosegretaria generale e Consigliera speciale ONU per la prevenzione dei genocidi. Sono previsti anche due interventi da remoto dei rappresentanti dei Giardini dei Giusti di Neve Shalom – Wahat al-Salam (Israele/Palestina) e Kamonyi (Ruanda): due esempi di memoria attiva per la pace e la riconciliazione.
nella foto, Gabriele Nissim.



