Nati per leggere, il progetto per avvicinare alla lettura e alle storie i bambini sin dai primi mesi di vita, premianogni anni  gli albi illustrati che meglio coniugano la delicatezza del testo con la poesia delle immagini. Una prezosia guida per orientarsi in una sterminata produzione per l'infanzia, frutto di un lungo lavoro di lettura e analisi da parte  formata da pedagogisti, bibliotecari, educatori, pediatri, giornalisti, presieduta da Franco Fornaroli,.

Per la sezione Nascere con i libri (6-18 mesi) è stato eletto miglior libro Buonanotte pancino (Terre di mezzo, 2024) di Lucie Brunellière, con la seguente motivazione: “Per essere un oggetto che affranca gli adulti alla quotidianità della lettura ad alta voce con un’azione che coniuga leggerezza, uso e godibilità”.

Per la sezione Nascere con i libri (18-36 mesi) è stato eletto vincitore Il piccolo fienile rosso (Minibombo, 2024) di Kim Crumrine, “Per lasciare spazio all’immaginazione nel rapporto tra illustrazione e testo, favorendo efficacemente la relazione bambino/adulto attraverso il confronto e il dialogo, con domande e possibili risposte”.

Per la sezione Nascere con i libri (3-6 anni) ottiene il massimo riconoscimento Uri Kaduri (Edizioni Vànvere, 2024) di Lea Goldberg e Rutu Modan, con la seguente motivazione: “Per testimoniare che l’età dell’infanzia merita attenzione sempre, tra competenze che affiorano e abilità che si concretizzano, mano a mano, nell’esperienza individuale e collettiva”.

La fata dell’acqua (Terre di mezzo, 2024) di Heena Baek si aggiudica la vittoria nella sezione Crescere con i libri, avendo ottenuto il maggior numero di voti da una giuria di lettori composta da bambini e bambine sul tema: “Con il mio corpo posso, faccio... sono! Il corpo negli albi illustrati per bambine e bambini”.
Per la sezione Reti di libri - Progetto esordiente ottiene il massimo riconoscimento la Mediateca Mira Cancelli del Comune di Cepagatti (PE) con il progetto Volontarie in cammino, con la seguente motivazione: “Per l’instancabile lavoro svolto dal gruppo delle volontarie e per i risultati raggiunti nel giro di pochi anni; per la capacità di aver coinvolto fin da subito la comunità di Cepagatti; per aver fidelizzato le famiglie alla lettura, comprese quelle NAI, creando “una storia condivisa di opportunità e relazione”; per la diffusione del programma sul territorio con il coinvolgimento di altri Comuni; per il dialogo intrapreso con i decisori politici, con i presidi sanitari e recentemente con l’Università sulla promozione della lettura in famiglia”.



Per la sezione Reti di libri - Progetto consolidato conquista il riconoscimento il progetto Rete dei presidi Nati per Leggere Campania con la seguente motivazione: “Per la sua particolare storia, fatta di volontà, perseveranza, determinazione e grande passione, diffondendo il programma NpL e il diritto alle storie di bambine e bambini in un contesto difficile, dove le istituzioni sono spesso latitanti; per la capacità di diffusione capillare dell’attività dei presidi che ha saputo creare una comunità di volontarie e volontari sulla necessità di favorire la lettura ad alta voce in famiglia, favorendo una cittadinanza attiva sui territori; per portare il programma in ogni luogo della regione con punti di lettura “vagabondi” nell’intenzione di raggiungere tutte le bambine e tutti i bambini e le loro famiglie.”

La sezione Pasquale Causa (pediatra che promuove presso le famiglie la pratica della lettura ad alta voce) elegge vincitrice la dottoressa Anna Maria Davoli (Emilia-Romagna), “Per l’impegno ultra trentennale che le ha consentito di raggiungere un elevato numero di bambine e bambini; per la completezza del suo intervento come medico, come referente, prima regionale e, poi ,provinciale del Programma, come formatrice e relatrice in occasione di eventi; per l’impegno nella creazione di una solida rete territoriale e di una sinergia tra figure afferenti ad ambiti diversi, per la capacità di aver saputo creare un solido legame con la rete delle biblioteche della sua città, con la quale collabora tuttora come volontaria”.