Circa due anni fa è mancato mio padre. Nell’ora finale, accanto a noi figli c’era il suo badante peruviano. Quest’uomo si è sempre comportato bene, anche in seguito con mia madre. La sera del decesso, l’ho visto piangere. In questi mesi, però, ho sentito spesso mio fratello insultarlo per il colore della pelle. E mia sorella gli controllava il cibo. Tenga presente che stava con mia madre notte e giorno. I miei fratelli conoscono solo l’odore dei soldi, non hanno amici né affetti. Capita che maltrattino mia madre ottantenne, che non riesce a farsi rispettare come un tempo. Ora, senza preavviso, hanno licenziato il badante, gettandolo nella disperazione perché gli è scaduto il permesso di soggiorno. Come posso credere ancora nella famiglia?
Marinella - Torino

L’odore dei soldi può tramutarsi in lezzo insopportabile. L’avidità e l’egoismo riempiono la casa di beni, ma svuotano il cuore di umanità. Gli amici e gli affetti non si comprano col denaro. E il destino degli avari e degli sfruttatori è languire nell’abbandono, dimenticati da tutti. «Chi semina vento raccoglie tempesta». Ma la famiglia è altra cosa. E tu dove sei?