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Contro il cambiamento climatico bisogna agire subito riducendo le emissioni e attuando interventi di adattamento agli eventi estremi, sia a livello globale sia in Italia: lo sostengono i membri della Commissione per l’ambiente e le grandi calamità naturali dell’Accademia nazionale dei Lincei, che in una nota esprimono «crescente preoccupazione» per il riscaldamento globale che sta accelerando oltre ogni previsione.
E veniamo a un punto cruciale. L’uomo ha un «ruolo incontrovertibile quale causa primaria» in questo processo, affermano i Lincei.
«La grande responsabilità che ne consegue», aggiungono, «impone alla comunità internazionale la rapida attuazione di interventi efficaci di mitigazione, che agiscano sulle cause del cambiamento, riducendo le emissioni dei gas climalteranti attraverso la progressiva eliminazione dei combustibili fossili dal nostro paniere energetico. Ma la mitigazione è efficace solo se realizzata a livello globale». È dunque necessario «che le intelligenze politiche e scientifiche del pianeta individuino strumenti in grado di far emergere una ratio planetaria nelle scelte d’interesse globale». Le autorevoli affermazioni dei Lincei non lasciano spazio ai dubbi e tanto meno ai negazionisti-terrapiattisti. La terra sta male e bisogna agire al più presto possibile, prima del punto di non ritorno. Per l’umanità intera non si tratta solo di una sfida politica e scientifica. Il messaggio che il creato ci sta lanciando è il seguente: solo la concordia può salvarci e porre le condizioni per una rinascita su nuove basi.
E veniamo a un punto cruciale. L’uomo ha un «ruolo incontrovertibile quale causa primaria» in questo processo, affermano i Lincei.
«La grande responsabilità che ne consegue», aggiungono, «impone alla comunità internazionale la rapida attuazione di interventi efficaci di mitigazione, che agiscano sulle cause del cambiamento, riducendo le emissioni dei gas climalteranti attraverso la progressiva eliminazione dei combustibili fossili dal nostro paniere energetico. Ma la mitigazione è efficace solo se realizzata a livello globale». È dunque necessario «che le intelligenze politiche e scientifiche del pianeta individuino strumenti in grado di far emergere una ratio planetaria nelle scelte d’interesse globale». Le autorevoli affermazioni dei Lincei non lasciano spazio ai dubbi e tanto meno ai negazionisti-terrapiattisti. La terra sta male e bisogna agire al più presto possibile, prima del punto di non ritorno. Per l’umanità intera non si tratta solo di una sfida politica e scientifica. Il messaggio che il creato ci sta lanciando è il seguente: solo la concordia può salvarci e porre le condizioni per una rinascita su nuove basi.



