«Temo un’escalation militare internazionale in Siria», confida questo suo timore personale a Famiglia Cristiana, Sua Eminenza il Cardinal Mario Zenari, Nunzio Apostolico a Damasco, in Siria, e relatore nel panel del convegno di Caritas dal titolo “Chiesa di minoranza, in cammino e capace di sconfinare”.

«Il Paese è martoriato da oltre 14 anni di guerra, abbiamo cinque eserciti stranieri presenti sul territorio: da quello russo a quello americano, dall’esercito della Turchia, ai soldati di Iran e Hezbollah. A questi contingenti si sono aggiunti i raid di Israele contro Hezbollah a tutte le ore del giorno, anche a Damasco», testimonia Zenari, che dal 2008 è nunzio apostolico in Sira e quindi ha vissuto tutte le fasi della guerra e del terremoto dello scorso anno. Zenari loda l’impegno delle Caritas in Siria «ma anche dove purtroppo molti siriani arrivano disperati a chiedere aiuto, come a Trieste e lungo la cosiddetta rotta balcanica».


L’Europa che tra poche settimane andrà al voto, «e qui potrebbe fare di più – chiosa il cardinal Zenari – e gli europei possono aiutarci proprio scegliendo per chi votare alle prossime elezioni. Anche l’Italia, che ha un inviato speciale in Siria, potrebbe giocare le sue carte aiutando i siriani, cristiani e non».

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