Nel 2020 la Toscana del vino esporterà principalmente negli Usa, primo mercato di sbocco. Per i rossi sotto i 20 dollari allo scaffale, le vendite aumenteranno in Russia e Cina, mentre rimarranno stazionarie in Germania. È il quadro delineato da una ricerca condotta dalla sociologa dei consumi Manuela Gabbai e Gianluca Stefani dell'Università di Firenze e promossa da Città del Vino in collaborazione con la Fondazione Mps.

Secondo la ricerca, basata sulle previsione fatte da un panel di esperti, nel 2020 gli Stati Uniti saranno il maggior consumatore di vino al mondo, con una crescita del 40 per cento in termini di volume. Si tratta di una crescita notevole, se si considera che solo la Toscana nel 2010 ha esportato negli Usa oltre 137 milioni di euro di rosso Dop e Igt.

La Russia sarà un mercato dinamico dove i vini toscani di alta qualità avranno maggiore spazio. In Cina, invece, sarà necessaria una promozione incentrata sull'educazione al consumo di vino e non solo al marketing. La Germania, che nel 2010 ha importato oltre 83 milioni di euro di i rossi toscani, rimarrà stabile e saranno più ricercati i vini nella fascia 5-15 euro.