Famiglia Cristiana propone per l'estate 15 libri di altrettanti autori contemporanei con storie famigliari, da Susanna Tamaro ad Andrea Vitali, da Mario Calabresi a Isabella Bossi Fedrigotti, da Pupi Avati a Giorgio Bassani, da Eraldo Affinati a Laura Boldrini...
Una serie di romanzi sulla famiglia è una splendida tautologia: se sottraessimo alla storia della letteratura mondiale tutti i libri che contengono trame, personaggi, ambienti che hanno a che fare con la famiglia, gli scaffali delle biblioteche si svuoterebbero. Senza famiglia, non si dà letteratura. Che cosa resterebbe dei grandi capolavori di tutti i tempi – dalla Bibbia a Shakespeare, dai romanzi russi o francesi dell’Ottocento a quelli italiani del Novecento – se li privassimo dei padri e delle madri, dei fratelli e delle sorelle, delle famiglie patriarcali e di quelle metropolitane?
Questa semplice verità aveva trovato una formulazione lapidaria e folgorante nell’indimenticabile incipit di Anna Karenina di Tolstoj: «Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo». Ogni gioia e ogni dolore, ogni delusione e ogni speranza accadono all’interno di quel nucleo nel quale veniamo posati dal destino. La nuova iniziativa di Famiglia Cristiana per l’estate dedicata a “I romanzi di famiglia” ha selezionato 15 romanzi di autori contemporanei che hanno l’ambizione di raccontare la bellezza, le difficoltà, le sfide, la complessità della più grande avventura di ogni essere umano.
Un’iniziativa che trae ispirazione e si colloca dentro quell’abbraccio stretto fra il Sinodo straordinario del 2014 e quello ordinario del prossimo ottobre, che la Chiesa italiana ha voluto incentrare proprio sulla famiglia. È come se il “Vangelo sulla famiglia” pensato dal magistero si incarnasse nelle storie, nelle vicende, ora luminose ora oscure, narrate in questo percorso in 15 tappe.
La serie, che partirà con il numero 25 della rivista e si concluderà con il numero 39, accompagnandoci durante tutto il periodo estivo, propone romanzi di qualità, avvincenti, in grado di conquistare anche i lettori più esigenti. Verrà così a comporsi un ritratto autentico, realistico, per nulla edulcorato o stereotipato della famiglia in tutte le sue sfaccettature. La scena sarà occupata di volta in volta da personaggi diversi.
Nei romanzi di Mario Calabresi e di Edoardo Albinati sarà la figura del padre a ergersi a protagonista assoluta: padri che, a dispetto della loro “assenza”, sono più vivi che mai nel cuore e nella mente dei loro gli, che si sentono chiamati a rendergli omaggio fissando ricordi, immagini ed eredità spirituali, come si depone un mazzo di ori su una tomba in un dialogo spezzato eppure ancora vibrante. In altri casi prevale la madre (come nel delicatissimo Tra noi due di Elisabetta Rasy), figura “insuperabile” nella quale si coagulano tutta la dolcezza e il distacco che una persona possa provare.
In altri, sono i rapporti fra fratelli e sorelle a tessere la trama, con una prevalenza di queste ultime: sono come il sole e la luna, due versanti della stessa montagna quelle immaginate da Isabella Bossi Fedrigotti in Di buona famiglia, romanzo che vinse il Premio Campiello nel 1991; costrette dalla sorte ad andare alla ricerca della nonna in un mondo devastato dalla guerra Jolanda e la sorellina, in Fuori fuoco di Chiara Carminati; spassosamente provinciali le Ficcadenti di Andrea Vitali. Se Una sconfinata giovinezza del regista Pupi Avati indaga il rapporto di coppia, l’evolversi e raffinarsi dei sentimenti scossi dalle alterne vicende della vita, alcuni romanzi dipingono ritratti corali di gente coraggiosa, provata ma mai abbattuta dalle tempeste, determinata a sollevarsi dalla miseria e a conquistarsi un futuro migliore: L’estate che perdemmo Dio, il titolo forte di Rosella Postorino, vede il padre Salvatore, la madre Laura e le glie Margherita e Caterina cercare un loro posto nel mondo fra radici e promesse, un Sud e un Nord geograci e psicologici; La malora di Beppe Fenoglio, scegliendo la prospettiva del giovane Agostino, descrive una parabola di riscatto dalla povertà.
Fenoglio è uno dei tre scrittori non viventi a trovare spazio nella serie. Oltre a lui, incontriamo altri due grandi scrittori, assurti al rango di classici: Mario Pomilio con Il Natale del 1833 e Giorgio Bassani con lo struggente Il giardino dei Finzi-Contini. Una donna forte, ancor più della sorte che le è stata assegnata, è protagonista di La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini, anch’esso vincitore del Campiello nel 1990. Le commoventi storie di Eraldo Affinati e Laura Boldrini spezzano la tentazione alla chiusura egocentrica che può affliggere alcuni nuclei famigliari per testimoniare una famiglia-comunità capace di aprirsi alla solidarietà e al mondo.
Nella serie “I romanzi di famiglia” il lettore troverà diversi registri letterari, dalla biografia (come in Ogni angelo è tremendo di Susanna Tamaro che la inaugura) al romanzo alla narrazione: di sicuro, ciascuno di questi libri ci ricorderà che, nonostante tutto, «la famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda, e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore» (Giovanni Paolo II). L'ELENCO COMPLETO DELLA SERIE "I ROMANZI DI FAMIGLIA" ALLEGATA A FAMIGLIA CRISTIANA
Susanna Tamaro, Ogni angelo è tremendo
Isabella Bossi Fedrigotti, Di buona famiglia
Andrea Vitali, Premiata ditta sorelle Ficcadenti
Pupi Avati, Una sconfinata giovinezza
Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là
Dacia Maraini, La lunga vita di Marianna Ucría
Edoardo Albinati, Vita e morte di un ingegnere
Beppe Fenoglio, La malora
Rosella Postorino, L’estate che perdemmo Dio
Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini
Elisabetta Rasy, Tra noi due
Eraldo Affinati, La città dei ragazzi
Chiara Carminati, Fuori fuoco Bompiani
Mario Pomilio, Il Natale del 1833
Laura Boldrini,Solo le montagne non si incontrano mai