Sono una mamma, una moglie e una catechista di un piccolo paese. Quest’anno il mio parroco mi ha suggerito di affrontare i Dieci Comandamenti con i ragazzi di prima media. Così ho fatto, e arrivata al quinto comandamento: “Non uccidere”, l’ho trovato quanto mai attuale. Ho detto ai ragazzi di lasciar da parte la violenza, l’omicidio o il suicidio con l’uso di pistole, fucili o quant’altro, ma di ri‡flettere e mettere in primo piano anche la “parola”. Sì, perché le parole possono uccidere, ferire, escludere ad esempio un compagno da un gruppo, umiliandolo fino all’esasperazione. Ho letto la lettera del professore di Pordenone dopo il tentato suicidio di quella ragazzina molestata dai compagni, e ho pensato che anche questi comportamenti vanno tenuti presenti quando parliamo del quinto comandamento: “Non uccidere”!

MARIALUISA - Verona

Le parole sono dure come pietre e possono non solo togliere la dignità ma anche uccidere. La tua rifl…essione, cara Marialuisa, è corretta. Ce lo insegna anche papa Francesco, che più volte è intervenuto contro la calunnia: «Quando io sparlo, quando io spello un fratello con la mia lingua, questo è uccidere la fama dell’altro. Anche le parole uccidono».