Il cardinale Gualtiero Bassetti in apertura alla sua catechesi del 29 luglio a Cracovia, ha citato una frase nota di san Giovanni della Croce: “Al tramonto della vita saremo giudicati sull’amore”. Ha posto, poi, a noi giovani alcuni interrogativi intriganti: qual è questo tramonto? Cosa significa che conterà solo l’amore? E quale amore sarà il criterio di questo giudizio? Ce l’ha spiegato, suscitando, il ritorno di Cristo, ma anche uno personale, per ciascuno: quando si compirà per ciascuno la promessa del Signore. «La nostra vita infatti non è un eterno vagare senza origine e senza meta, un eterno inconcludente presente, è invece una freccia scoccata verso l’eternità: le cose migliori stanno davanti a noi».
Citando C.L. Lewis l’autore delle “Cronache di Narnia” mons. Bassetti sci ha spiegato come ogni momento che viviamo è in avvicinamento al posto promesso da Gesù, un avvicinamento ricco di amore e carità, in modo «che la nostra libertà sia impegnata nella direzione dell’altro».
In chiusura ha riproposto il tema del silenzio, già ampiamente percorso da mons. Bagnasco, nella stessa chiesa dei Bernardini. Questo tema ricorrente, in apparenza antitetico con l’invito di papa Francesco di fare rumore tutta la notte, ma in realtà sottolinea come ci sia da stabilire un equilibrio tra il chiasso gioioso della fede e l’introspezione. «Si tratta della pratica dell’esame di coscienza che io vorrei consegnarvi, un “fare il punto” della nostra vita che è come un trampolino di lancio per proseguire meglio il giorno dopo».
La parte riservata alle domande di noi giovani è stata sfruttata per creare un clima coinvolgente. Mons. Bassetti ha descritto la sua vocazione e come, da rettore di seminario, abbia constatato come ogni percorso sia diverso e particolare. L’aneddoto che più ha colpito i giovani ha fatto riferimento ad una bimba di colore che che ha chiesto alla maestra perché la sua pelle fosse di un colore diverso. La risposta è giunta da un confronto vegetale: anche la bellezza di un fiore particolare, in mezzo a un campo di fiori tutti uguali, riesce a togliere il fiato soprattutto perché spezza la monotonia. Questa diversità diventa ricchezza anche per le vocazioni.

Chiara Piaia