Con mia moglie leggiamo sempre le vostre pagine dedicate ai bambini e ci capita talvolta di discutere sui consigli che date. Molte volte ci troviamo d’accordo. Altre invece abbiamo un parere diverso. Ma capita anche che io approvi e lei disapprovi... Comunque vorrei chiedervi di parlare delle vacanze dei bambini da soli. L’anno scorso noi abbiamo scelto di non mandare Francesco, che aveva 9 anni, al campo organizzato dall’oratorio perché ci sembrava troppo piccolo, ma quest’anno stiamo prendendo in considerazione la cosa. È ancora presto per decidere ma sappiamo che torneranno nella medesima struttura in Trentino dove sono stati l’anno scorso. A curarli ci saranno i ragazzi più grandi guidati dal sacerdote giovane e aiutati da una coppia di genitori che vanno sempre a fare da mangiare. Secondo voi qual è l’età giusta per cominciare?

MANUEL

- Caro Manuel, intanto grazie per l’attenzione con cui ci seguite. Siamo sempre molto contenti quando riusciamo a fornire spunti di riflessione e dialogo tra i genitori. Se ci segui, non ti sarà sfuggito che più di una volta siamo intervenuti in queste pagine sull’argomento che proponi. Io personalmente ne ho scritto varie volte perché sono convinta che sia rilevante sottolineare l’importanza delle esperienze che i bambini possono fare senza i genitori, ma anche riconoscere le fatiche che mamme e papà fanno per dare loro questa possibilità. Soprattutto quando si parla della prima volta. Per questo motivo mi sentirei di dirti che non esiste “l’età giusta” ma direi che 10 anni mi sembrano un bel momento per non rimandare... Non conosco il tuo ragazzo e non mi permetto di entrare nella sua vita se non per dirti che se l’esperienza sarà positiva te ne sarà molto grato. Tieni conto comunque che, anche se magari al momento vivrà qualche difficoltà, con il passare degli anni si dimostrerà fiero di essersi arrangiato da solo. A rischio di dire un’ovvietà, tuttavia, valuterei bene le figure che lo accompagneranno. Sapendo che non contano nulla l’età, lo status o che altro, ma che “persone” sono. Ce ne sono di splendide e altre a cui non affiderei nemmeno il mio gatto.