«Ho sempre pensato che solo questo sentimento possa dare un senso alla nostra vita», confessa l’attore. Che si ritrova così in piena sintonia con Kahlil Gibran.
Di fronte alla poesia, da sempre vengo colpito non tanto dalle tecniche dell’autore, ma dai concetti che esprime, e dall’atmosfera che riesce a creare, il contesto in cui si muove la sua fantasia.
Nonostante io sia noto anche per le letture pubbliche, sono convinto che la poesia sia un fatto assolutamente intimo, e andrebbe letta privatamente, perché la lettura della poesia è un tale misto di tecnica e di spiritualità che richiede il silenzio assoluto per ascoltare gli intimi echi che suscita in noi. La poesia per me è pensiero e armonia, ma nel corso della lettura non è semplice evidenziare l’uno e l’altra senza propendere per uno dei due elementi a scapito dell’altro.
Kahlil Gibran Khalil Gibran mi ha colpito proprio per la sua costante ricerca di una comunione di questi due elementi, sia dal punto di vista puramente estetico che per i contenuti.
Rileggendo in questi giorni i suoi versi, ho riscoperto quanto me lo aveva fatto apprezzare a suo tempo, quando l’ho letto pubblicamente e poi registrato per l’editore Lettera “A”: la sua idea di amore universale, anche per quanto non conosciamo.
Io ho sempre pensato che solo l’amore possa dare un senso alla nostra vita; per chi crede, l’amore ha anche un valore religioso, ma l’amore spirituale è qualcosa che può toccare l’animo di ognuno, senza differenze di cultura o di religione, e questo sentimento mi sembra di aver percepito proprio nella poesia di Gibran.
Gibran parla di amore come di un percorso intimo verso qualcosa di inspiegabile, che è parte dell’universo, e di una dimensione più spirituale e più vera. L’amore arriva a chiunque, ci dice Gibran, ma molti non lo capiscono, o lo allontanano perché non sono pronti o sono distratti dalla ricerca di un sentimento più superficiale. Per il poeta, l’amore vero è il viaggio di ognuno verso la conoscenza e la verità, in armonia con quanto è intorno a noi. E di amore vero c’è necessità, in questi tempi travagliati! «...I vostri figli non sono i vostri figli. / Sono i figli e le figlie della fame che in sé stessa ha la vita. / Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi, / E non vi appartengono benché viviate insieme...».
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Utilizzando lo spazio commenti e senza superare le 1000 battute, rispondi a questa domanda:
«Gibran mette in scena un lacerante "amore impossibile". Conoscete qualcuno a cui è stato impedito di vivere i propri sentimenti?»
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