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La libertà di stampa nel mondo continua a essere minacciata e anche in Europa, nonostante il continente resti il più sicuro per i reporter e i comunicatori, l'informazione è sempre più in difficoltà. A riverlarlo è la classifica mondiale 2025 dei Paesi nei quali l'informazione è messa a rischio da restrizioni, limitazioni e censure, stilata da Reporter senza frontiere e diffusa in occasione della Giornata internazionale della libertà di stampa che ricorre il 3 maggio.
In molti Paesi del mondo, dall'Iran alla Bielorussia, i giornalisti sono minacciati da regimi autoritari e repressivi che cercano di imbavagliare l'informazione. Solo nel 2024, almeno 124 operatori e operatrici dell’informazione sono stati uccisi. Di questi, i due terzi in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Le difficoltà economiche mettono in crisi le redazioni provocando licenziamenti. E a infuire pesantemente sulle restrizioni alla libertà di stampa è anche la propaganda russa. Ai primi posti della classifica si confermano Norvegia, Estonia e Paesi Bassi. Mentre la situazione peggiora in Italia, che perde tre posiziooni slittando dalla 46esima posizione alla 49esima. A pesare, sencondo il rapporto, sono le minacce da parte delle organizzazioni m0afiose, le violenze da parte did gruppi estremisti e anche i tentativi del mondo politico di influenzare i media in materia giudiziaria. Tempi duri per i media anche negli Stati Uniti, dove il presidente Donald Trump ha intrapreso diverse iniziative per limitare la libertà dell'informazione.
La Giornata internazionale della libertà di stampa è stata istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni unite nel 1993 per ricordare la Dichiarazione di Windhoek (Namibia) del 3 maggio 1991, un documento redatto da giornalisti africani per affermare i principi in difesa della libertà di stampa, del pluralismo e dell’indipendenza dell'informazione. Quest'anno è stata dedicata all'influenza e gli effetti dell'intelligenza artificiale sulla libertà di espressione e di informazione. «Una stampa libera è il miglior scudo per la democrazia», ha dichiarato in questa occasione la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. «I giornalisti devono essere liberi di riferire senza temere censure, intimidazioni o ritorsioni. Il Parlamento europeo difenderà e sosterrà sempre la libertà dei media e della stampa, non solo nella Giornata mondiale della libertà di stampa, ma ogni giorno».
(Foto Ansa)



