“Quando faccio le cose, vado sempre fino in fondo”. Detta così, potrebbe quasi suonare positivamente come un’affermazione di coerenza e di tenacia. Ma se a pronunciarla è Rocco Siffredi, conclamato pornoattore, la frase assume altri significati sul binario del doppio senso.
Il personaggio si è presentato così al momento dello sbarco a Cayo Cochinos, location in cui è ambientata l’edizione 2015 di “L’isola dei famosi”. Dopo una falsa partenza dovuta al maltempo, lunedì 2 febbraio il reality show più discusso del momento ha preso il via in prima serata su Canale 5, sotto la ridanciana conduzione di Alessia Marcuzzi.
L’obiettivo di far discutere a qualunque costo è stato chiaro fin da subito. Fra i concorrenti, oltre al citato protagonista di film a luci rosse, sono stati arruolati la scrittrice erotica Melissa P., un gruppuscolo di starlette ampiamente rifatte e (quindi) ben disposte a mostrarsi, più qualche attore belloccio, qualche ex sportivo e qualche cantante di ultima generazione. Tutti sull’isola disinvoltamente, per cercare di rilanciare le sorti di un format che ormai sembra aver fatto il suo tempo, tanto che la Rai dopo molti anni di programmazione ha preferito sbarazzarsene.
I vertici Mediaset devono aver pensato che per generare audience la vecchia ricetta che fa leva sul voyeurismo del pubblico funziona sempre e così hanno voluto segnare in modo forte il rilancio del programma, lungo la linea della rappresentazione pruriginosa e scollacciata: non contenti di una composizione del cast così esplosiva, hanno voluto aggiungere una seconda isola chiamata “playa desnuda”, popolata dal Modello Brice Martinet e da Cecilia (sorella di Belen) Rodriguez, ammessi a partecipare a condizione di restare senza veli…
Il tono provocatorio e ammiccante è stato ulteriormente alzato chiamando come opinionisti in studio due esperti di gossip nazionalpopolare come Mara Venier e Alfonso Signorini, pronti a commentare acidamente (e spesso pesantemente) le vicende dei concorrenti. Fra questi ultimi era stata selezionata anche Catherine Spaak, che però ha mollato il colpo nella puntata d’esordio, forse resasi conto un po’ meglio di dove fosse capitata. Non che lo stile di questo format sia mai stato particolarmente raffinato o elegante nelle passate edizioni, ma stavolta il livello complessivo ha toccato il punto più basso.
La prima puntata ha fatto registrare una media di 5 milioni 534 mila spettatori, con uno share del 26,87%; oltre 200.000 sono stati i tweet registrati durante la diretta del programma, di cui 147.000 con l'hastag ufficiale. Più che da prima serata televisiva,i contenuti, le situazioni e il linguaggiosono da “barzelletta sporca”. Evidentemente fra il pubblico televisivo italiano ci sono ancora molti guardoni. Vi piace la tv sporcacciona?