Il buco nero al centro della Vita Lattea è decisamente più vorace di quanto si fosse finora immaginato: è in sintesi il risultato dello studio di una equipe di scienziati che hanno a lungo analizzato i dati ricavati dall'osservatorio orbitante Chandra della Nasa. Pare, infatti, che il buco sia "ghiotto" anche di asteroidi e pianeti. Questo, secondo gli studiosi potrebbe spiegare le frequenti impennate nel flusso di raggi x provenienti da Sagittarius A*: una volta al giorno gli aumenti sarebbero anche 100 volte superiori al normale livello di radiazioni emesse. «Ci sono stati finora molti dubbi sulla presenza di asteroidi in un ambiente così ostile quale è quello che circonda un buco nero supermassiccio” - ha detto Kastytis Zubovas dell’Università di Leicester nel Regno Unito - “La cosa eccitante è che il nostro studio suggerisce la presenza di un gran numero di questi corpi celesti che produce queste impennate di radiazioni”. Sarebbero addirittura migliaia di miliardi gli asteroidi e le comete strappate alle rispettive stelle madri. Pare che la dimensioni minime dei "bocconi" di materiale, che può provocare gli effetti registrati da Chandra, siano di 10 chilometri di raggio. Ora nascono interrogativi sul futuro dei pianeti: forse un giorno potrebbero diventare anche un pasto gradito al massiccio buco nero, soprattutto quelli di tipo roccioso.