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La testimonianza di Paola e Felice Raineri, responsabili europei di Marriage Encounter con Ralph Schmeder
Nei giorni scorsi l’Indonesia è stata al centro dell’attenzione di tutti i mass media a causa del G20, dove si sono incontrati, e a volte scontrati, i presidenti e i premier dei 20 Paesi più industrializzati del mondo. Sempre in Indonesia, quasi negli stessi giorni, si è tenuto il Consiglio mondiale di Marriage Encounter. I media hanno ignorato l’evento, eppure Marriage Encounter rappresenta da oltre 50 anni uno dei maggiori Movimenti di laici all’interno della Chiesa.
L’obiettivo che anima il Movimento è quello di rivalutare il sacramento del matrimonio per gli sposi, e il sacramento dell’ordine sacro per i preti. Marriage Encounter può esser considerato, a buon diritto, come uno dei frutti originati dal Concilio Vaticano II. Nato in Spagna, grazie all’intuizione di un prete diocesano, Gabriel Calvo, si è poi rapidamente diffuso negli Stati Uniti grazie alla lungimiranza di padre Chuck Gallagher e di alcune coppie di sposi, e da lì si è diffuso in tutto il mondo. Oggi sono più di cento i Paesi nel mondo dove coppie e preti/religiosi si riconoscono nel Movimento. In Italia il Movimento è più conosciuto con il nome di Incontro Matrimoniale. Una volta all’anno i responsabili dei cinque continenti (coppie di sposi e preti) si ritrovano per fare il punto della situazione, valutare criticità e sognare insieme per un Movimento sempre migliore e al passo con i tempi.
Così, dopo due anni di incontri online, a causa del Covid, il team mondiale (gli spagnoli Susana Pradera Salasar e Jose Luis Mata con padre Jun Carmelito Limbaga delle Filippine) hanno potuto accogliere i team responsabili del Nord America, dell’America Latina, dell’Asia, del Pacifico, dell’Africa e naturalmente dell’Europa.
Lo stile dell’incontro è stato quello tipico di Marriage Encounter: sobrietà, accoglienza, ascolto reciproco, dialogo, preghiera, ma anche allegria, gioia e grande soddisfazione nel constatare come la pandemia non abbia spento l’entusiasmo delle tante Comunità sparse nel mondo. Perché parliamo di Comunità? Si tratta in realtà di una Comunità un po’ speciale; quindi non di persone che convivono, ma di persone che utilizzano lo stesso “metodo di lavoro”, credono nel dialogo, si incoraggiano a vicenda, e condividono un ideale di matrimonio fondato su una relazione di sposi intimità e responsabile. Condividono qualcosa di simile anche i preti che vivono lo specifico del loro sacramento in rapporto con le persone a loro vicine.
Qual è il segreto per cui Marriage Encounter ha riscosso tanto successo nel mondo? In realtà non c’è un segreto, e se c’è, è un segreto di Pulcinella! Fintanto che si è innamorati il dialogo e il confronto in coppia non sono poi così necessari, bastano gli sguardi e il contatto fisico, ci piace tutto dell’altro e accettiamo tutto per piacere all’altro. Purtroppo, o per fortuna, l’innamoramento ha un’inevitabilmente scadenza: i sociologi parlano al massimo tre anni, ma la nostra esperienza ci dice anche molto meno! Così esaurita la fase dell’innamoramento la coppia si ritrova sola a far fronte alla dura realtà quotidiana, si trova a scoprire con dolore le differenze dell’altro.
È in questa fase delicata che gli sposi scoprono di non sapere dialogare! Scoprono che nessuno ha insegnato loro come e perché dialogare! Allo stesso modo i seminaristi sognano la loro vita da preti, la loro opera di apostolato, ma quando arrivano in una parrocchia scoprono che il tetto della chiesa fa acqua, l’impianto elettrico dell’oratorio non è a norma, … si scontrano con i laici che sono in quella parrocchia da sempre ... e bisogna saper dialogare con loro.
Ecco il segreto di Marriage Encounter, insegnare perché e soprattutto come dialogare! Quindi Marriage Encounter può esser considerato come una vera e propria scuola di dialogo. Un corso accelerato per insegnare a marito e moglie a comunicare bene tra loro, ai preti a comunicare bene con gli altri, confratelli e laici. Quanto dura questo corso? In realtà la durata del corso è proprio breve: da un venerdì sera alla domenica pomeriggio!
Potrebbe sembrare strano, ma questo weekend ha trasformato la vita di milioni di coppie, ha evitato molte crisi coniugali, ha prevenuto moltissimi divorzi e soprattutto ha insegnato alle coppie come litigare e come litigare bene! Ha aiutato molti preti a ritrovare se stessi e a confrontarsi più serenamente con i parrocchiani. È questo il segreto di Incontro Matrimoniale.
Viviamo in un mondo dove ogni oggetto che compriamo ha un libretto di istruzioni di molte pagine, e ogni oggetto richiede una manutenzione continua. Al contrario non esiste nessun libretto di istruzioni per il matrimonio e il sacramento dell’ordine, tantomeno la possibilità di fare di tanto in tanto una benché minima manutenzione. Eppure il matrimonio e la famiglia sono riconosciuti universalmente come il fondamento della vita di una persona e come il cardine della nostra società!
L’ordine sacro è alla base della Chiesa! Il Weekend che Incontro Matrimoniale propone a tutte le coppie e ai preti è proprio questo: un momento speciale, serio, anche impegnativo, che serve a rimotivarli, a far loro riscoprire che la vita di coppia e il ministero sacerdotale non sono una palla al piede o la tomba dell’amore, ma sono un’avventura meravigliosa e una vocazione cui tutti siamo chiamati.



