La corona di cime alpine, i verdi pascoli, le baite di Silvaplana, nel cantone dei Grigioni svizzeri. Le passeggiate con la famiglia. La gioia dei nipotini. Sono le vacanze di un signore facoltoso, dotato di uno stile semplice e sobrio di nome Mario Monti, presidente del Consiglio della Repubblica italiana. Una settimana (niente di più niente di meno), per ritemprarsi dalle fatiche di governo e dal saliscendi infernale dello spread. Colpisce lo stile dell’abbigliamento: i jeans, le calzature sportive, la camicia a quadretti, l’orologio buono, probabilmente di famiglia, le lenti scure sovrapposte agli occhiali. E dietro di lui la famiglia, la figlia in maglietta bianca, i nipotini, la signora Elsa con un golfino semplice ed elegante.
Colpisce, sì, perché a furia di consultare siti e giornali avevamo la retina satura di foto di un governatore in costume da bagno che si tuffava da uno yacht o che passeggiava sul bagnasciuga di un'isola dei Caraibi. Ed eravamo ancora memori della "cartolina" di Rutelli, Casini e Schifani che prefiguravano il "terzo polo" in un resort delle Maldive, a Capodanno, nel culmine dei sacrifici richiesti agli italiani per domare lo spread. Con Mario Monti le camminate in montagna prendono il posto del via vai di jet personali e di elicotteri. Un appartamento alpino, molto borghese ma non pretenzioso, da “cumenda milanese”, già preso in affitto negli anni scorsi, ruba la scena alle varie Villa Certosa in Costa Smeralda, Villa Campari sul Lago Maggiore, la villa di Antigua alle Bermude e altre dimore da nabbabbo. I nipoti hanno sostituito le “nipotine” da far sbarcare via mare a bordo di yacht, “tender” o motoscafi d’alto mare. La bandana è un ricordo, mentre spunta il maglioncino in vita. L’aria frizzante di montagna cancella l'atmosfera delle feste pischedeliche sotto il cielo della Sardegna e delle stornellate con Apicella. Montagna chic, a due passi da Sankt Moritz, beninteso, come si attiene a un gran borghese milanese, ma non certo vissuta nei grandi alberghi a 5 stelle dove pullulano "vip" e oligarchi russi. Mondo da cui il professor Monti si è sempre tenuto lontano, preferendo i sentieri e le malghe allo shopping tra le vetrine della Via Serlas e della Via Maistra.
E’ la differenza tra lo stile Silvio Berlusconi e lo stile Mario Monti: in mezzo c’è passata un’era glaciale. La vacanza come tempo del riposo, degli affetti. Quelle di Monti, al profumo di spending review, somigliano straordinariamente a quelle di Angela Merkel, col marito in un hotel a quattro stelle di Solda, con vista sull’Ortles. Niente party in Costa Smeralda.
E, scendendo nel tempo, le ferie di Monti richiamano quelle di un signore di nome Alcide De Gasperi. Anche lui se ne stava in Trentino, in Val di Sella insieme con il nipotino, in una villetta di montagna dignitosa ma di per sé molto modesta in cui riceveva politici e capi di Stato e da cui riusciva a scorgere, oltre che il monte Grappa e le altre cime eternamente innevate, anche il resto dell’Italia.