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Vorrei fare una considerazione sull’articolo e la copertina che avete dedicato a Pippo Baudo (FC n. 25/2016). Lui è molto bravo ma, a ottant’anni, perché vuole ancora riproporsi in Tv? Non ha vergogna a portare via il posto a tanti bravi giovani? Basta con questo “vecchiume”, che prende già la pensione e non intende ritirarsi. Anche nei dibattiti televisivi ci sono tanti opinionisti che superano gli ottant’anni. Per non parlare dei parlamentari che non vogliono mollare il seggio e anzi, appena possono si candidano come sindaci nelle loro città. Lei dovrebbe dare più fiducia ai giovani, non agli anziani. Lo so che non mi risponderà, ma spero che il mio sfogo la faccia riflettere. A una certa età si deve stare a casa a fare i nonni.
Perché, caro Antonio, non dovrei risponderti? Allo stesso modo, non voglio sposare in toto le opinioni di Pippo Baudo, cui abbiamo dedicato la copertina per la sua lunga carriera nel mondo della Tv popolare. Al di là del suo caso, però, sarebbe un gran peccato buttare via l’esperienza accumulata negli anni. Tra giovani e anziani, in ogni campo, dovrebbe esserci una serena continuità e osmosi, perché si possano convogliare verso i migliori risultati la freschezza giovanile e la saggezza di chi è avanti negli anni. Gli stessi nonni non vanno relegati in casa, né la vecchiaia è il tempo della disperazione. Papa Francesco, in più occasioni, si è espresso contro la “cultura dello scarto”, che annovera per primi gli anziani, nel nome dell’efficienza. Anzi, ha detto con forza: «Un popolo che non custodisce i nonni e non li tratta bene, non ha futuro».
ANTONIO - Bergamo
Perché, caro Antonio, non dovrei risponderti? Allo stesso modo, non voglio sposare in toto le opinioni di Pippo Baudo, cui abbiamo dedicato la copertina per la sua lunga carriera nel mondo della Tv popolare. Al di là del suo caso, però, sarebbe un gran peccato buttare via l’esperienza accumulata negli anni. Tra giovani e anziani, in ogni campo, dovrebbe esserci una serena continuità e osmosi, perché si possano convogliare verso i migliori risultati la freschezza giovanile e la saggezza di chi è avanti negli anni. Gli stessi nonni non vanno relegati in casa, né la vecchiaia è il tempo della disperazione. Papa Francesco, in più occasioni, si è espresso contro la “cultura dello scarto”, che annovera per primi gli anziani, nel nome dell’efficienza. Anzi, ha detto con forza: «Un popolo che non custodisce i nonni e non li tratta bene, non ha futuro».



