Alessio Figalli, trentaquattrenne matematico romano, è stato insignito della medaglia Fields – conosciuta anche come “Nobel per la matematica”. Il prestigioso riconoscimento torna così in Italia, ben 44 anni dopo l’ultimo (nonché unico) precedente. Nel 1974 il premio andò a Enrico Bombieri, talento precocissimo che collaborò con scienziati del calibro di Ennio de Giorgi ed Enrico Giusti.

Il premio esiste dal 1936 ed è assegnato ogni quattro anni, sempre in occasione del Congresso Internazionale dei Matematici. Possono esserne insigniti solo quegli studiosi che hanno portato «straordinari contributi in campo matematico» e, inoltre, i candidati alla Fields non devono aver compiuto quarant’anni alla data di assegnazione.

Figalli, formatosi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, data la sua giovane età avrebbe potuto riceverlo anche nel 2022, ma i risultati da lui ottenuti hanno portato i membri della commissione ad “anticipare” questa assegnazione.

Dopo aver lavorato all’Università di Nizza, all’Ecole Polytechnique di Palaiseau e all’Università del Texas di Austin (Usa), dal 2016 Figalli è professore presso l’ETH di Zurigo. I suoi teoremi affrontano problemi legati al trasporto ottimale, alla teoria delle equazioni derivate parziali e alla probabilità.