Una targa campeggia da domenica sera sul muro che costeggia il campo da calcio della parrocchia Nostra Signora di Lourdes di Asti. Ricorda la donazione, per rinnovare le strutture sportive parrocchiali,  fatta dal cantautore astigiano Paolo Conte. Un contributo che il celebre artista ha offerto in occasione del suo 80esimo compleanno, festeggiato lo scorso 6 gennaio, insieme alla moglie Egle.  Un dono che mescola generosità  e un pizzico di nostalgia “per quei ragazzini che oggi vi possono giocare ancora”, come ha commentato lo stesso musicista.

La targa è stata scoperta al termine della messa organizzata dalla comunità parrocchiale per festeggiare il compleanno di Conte, in segno di affetto e gratitudine. Il Maestro, infatti, è molto legato alla parrocchia per via dell’amicizia di lunga data con l’ex parroco don Italo Francalanci, attualmente missionario in Brasile, Paese che ha visto i coniugi Conte impegnati in opere di beneficenza. Una vicinanza mantenuta anche dopo la partenza del sacerdote due anni fa. Da qui l’idea del parroco don Paolo Lungo e del sacerdote di origine brasiliana don Rodrigo Limeira, che segue le attività del gruppo giovanile, di invitarlo a prendere parte alla celebrazione.  

All’inizio della funzione il parroco ha annunciato la presenza del cantautore, seduto nel primo banco a fianco della moglie, presentandolo come uno dei personaggi che hanno dato maggiore lustro alla città. Mentre in chiusura don Limeira gli ha consegnato la benedizione papale,  incorniciata per l’occasione. «Sua Santità Francesco - ha reso noto il sacerdote - di cuore imparte l’implorata benedizione apostolica a Paolo Conte in occasione del suo 80esimo compleanno, invocando nuova effusione di grazie divine e la continua protezione della Beata Vergine Maria per una costante crescita nella fede e nell’amore».
Parole di gratitudine nei confronti dell’artista sono poi arrivate dal coro parrocchiale, tramite la direttrice Chiara Ruffinengo. «A nome di tutti i componenti - ha affermato - ringrazio il Maestro e sua moglie per la vicinanza che ci hanno regalato. E’ un bell’insegnamento per ciò che cerchiamo di fare per la comunità», riferendosi all’aiuto discreto che  Conte  ha dato al Coro  in passato.

Dopodiché, in modo del tutto inaspettato,  data la sua proverbiale riservatezza,  Conte ha parlato pochi minuti dal pulpito. «Mi sono legato a questa parrocchia - ha esordito - grazie a mia moglie Egle. E posso dire che qui abbiamo trovato presenze carissime e importanti per la nostra vita.  Adesso, però, vorrei lasciare spazio ad un attimo di nostalgia. Dio saprà benissimo che i peccatori sono quelli che soffrono più di nostalgia. Parliamo quindi del campetto da calcio messo a nuovo. Vi devo confidare che, tra le nostalgie che affiorano in me da buon peccatore, ne ho una particolare che mi capita quando vedo un campetto da calcio in cui giocano i ragazzini, tanto che vorrei esserci anch’io. Spero quindi che questo campo faccia felici tanti ragazzi e alleni anche dei talenti in questo gioco meraviglioso. Vi abbraccio. E che il Signore aiuti i carcerati, i malati e assista tutti noi».