Stanno arrivando in libreria testi per bambini che esaltano le famiglie omosessuali. Sono queste le novità pensate per spazzare via gli “stereotipi” del passato? Le “Sentinelle in piedi” che si oppongono a questa deriva sono definite aggressive, pur nel loro silenzio e immobilità. Basterebbe leggere alcune note delle autrici di queste “moderne fiabe” per capire dove sta l’aggressività. Mi stupisce la pretesa di voler “indottrinare” dei bambini innocenti. I genitori dove sono?
GABRIELE S. - Reggio Emilia
Sono tornata da una conferenza sul “gender”. La prego, affronti il problema, perché questa è una lotta all’ultimo sangue per distruggere la famiglia! Ho tre bambine molto piccole e sono preoccupata per il loro futuro!
MAMMA VENTISETTENNE
Non si fanno battaglie ideologiche sulla pelle dei bambini di quattro anni, turbandoli con le teorie del gender, per inculcare nelle loro menti che non c’è differenza di genere tra maschile e femminile. A maggior ragione se lo si fa senza il consenso dei genitori, cui spetta il diritto-dovere primario di educare i figli. Ancor più grave, poi, è impiegare risorse pubbliche in una propaganda sponsorizzata dalle associazioni per i diritti degli omosessuali. Ci vorrebbe più vigilanza da parte dei genitori e delle famiglie, ma anche un loro pieno coinvolgimento nell’educazione dei propri figli. Occorre reagire, come le “Sentinelle in piedi”, che li vede rigorosamente in silenzio, nelle piazze, con un libro in mano, contro il decreto legge sull’omofobia. Un testo che prevede un anno e mezzo di carcere per chi si dice contrario alle adozioni per le coppie gay. O anche semplicemente per chi sostiene che la famiglia è fondata sull’unione tra un uomo e una donna. Un vero reato di opinione, che è cosa ben diversa dalla vera lotta per contrastare la violenza contro gli omosessuali.