E' ripreso il 15 gennaio il maxi processo a 147 ultras dell’Atalanta, e l'accusa ha portato alcune testimonianze pesanti, come quelle dell'ex presidente Alessandro Ruggeri, che ha dichiarato: "Fin dai tempi di mio padre Ivan presidente, i rapporti con gli ultras sono sempre stati pessimi, tanto che andavamo allo stadio scortati. Quando sono salito io alla presidenza sono un po' migliorati, ma è stata solo una tregua, perché, dal febbraio 2010, sono tornati ad essere tesi, per quanto non mi siano mai stati chiesti soldi”.
Questa frase potrebbe anche rasserenare, se non fosse che Ruggeri ha poi parlato di come fosse forte il legame del giocatore, squalificato per scommesse, Doni con gli ultras, e di come Conte, ora allenatore della Juventus, avesse preso le distanze dallo stesso Doni.
In sostanza: la giustizia faccia il suo corso, ma bastano questi elementi per avere la conferma di quanti retroscena, nel rapporto società-tifosi, siano inquietanti.
Questa frase potrebbe anche rasserenare, se non fosse che Ruggeri ha poi parlato di come fosse forte il legame del giocatore, squalificato per scommesse, Doni con gli ultras, e di come Conte, ora allenatore della Juventus, avesse preso le distanze dallo stesso Doni.
In sostanza: la giustizia faccia il suo corso, ma bastano questi elementi per avere la conferma di quanti retroscena, nel rapporto società-tifosi, siano inquietanti.


