Abbiamo cambiato città e viviamo in una casa e un quartiere molto più belli rispetto a prima. Ma nostro …figlio di otto anni sembra sempre triste. È spesso pensieroso, silenzioso. Invece dovrebbe essere felice. Come possiamo aiutarlo?

CHIARA


Noi adulti non amiamo vedere i nostri figli tristi. Ma se un bambino di otto anni deve lasciare il suo quartiere, i suoi amici, la casa in cui è nato, parte dei giocattoli e dei libri con cui è cresciuto, sicuramente sarà triste. Certo, avrà anche l’entusiasmo per tutte le novità che incontrerà nella nuova vita che lo aspetta. E come genitori facciamo molto bene a sottolineare ed enfatizzare questi vantaggi. Ma con la stessa attenzione educativa dobbiamo farci carico anche della sua tristezza per ciò che lascia. Perché nella sua vecchia casa c’è tutto un mondo di ricordi, emozioni, esperienze che fino a quel momento hanno rappresentato la sua vita. Noi terapeuti sappiamo che, tra gli eventi stressanti dell’esistenza, il trasloco rappresenta una delle voci a più alto impatto emotivo. Il tuo bambino ha una tristezza “sana” e voi dovete imparare a parlare con lui di questa emozione.
A fargli sentire che ciò che sta provando ha un significato preciso e valido in questo momento. Potreste vedere tutti insieme il cartone animato
Inside Out – da poco uscito su Dvd – che è uno straordinario strumento di educazione emotiva, che tutti i genitori dovrebbero vedere con i propri figli. La protagonista, Riley, deve affrontare la stessa vostra sfida – ovvero cambiare casa e città – e anche per lei la tristezza è l’emozione dominante in questo passaggio della vita. Questo cartone può aiutare il vostro bambino a identificarsi con la protagonista e a capire meglio che cosa sta succedendo dentro di lui. Guardandolo insieme, voi genitori lo aiuterete a capire che sapete accettare anche le sue emozioni negative e accogliere i suoi momenti di infelicità.
Lui sarà così più
libero di parlarvi di ciò che lo fa stare male. Probabilmente anche attraverso la visione ripetuta del cartone, piano piano otterrà una maggiore consapevolezza emotiva, ve ne parlerà e insieme potrete trovare piccole soluzioni immediate per farlo stare meglio.
Invitare nella nuova casa un amico per un weekend, ricuperare due o tre oggetti rimasti nella vecchia casa di cui sta sentendo una forte mancanza, rivedere di tanto in tanto foto o video della “vecchia vita”. Mentre fate questo continuate a sottolineare e fargli notare i “plus” della vostra nuova situazione. Il vostro bambino ha bisogno di poter esprimere e
mettere dentro di voi un po’ della tristezza che fino a oggi non ha saputo (o potuto) trasformare in parola. Fatto questo, ricomincerà a sorridere.