PHOTO
Ancona una terribile strage di civili in Ucraina, perpetrata e puntualmente negata dalla Russia. A Kremenchuk, città di quasi 230mila abitanti, sulle rive del fiume Dnipro, nella regione centrale di Poltava, due missili russi hanno colpito in pieno un centro commerciale causando venti morti e almeno 50 feriti, di cui alcuni gravi. Il ministero della Difesa di Mosca ha negato il bombardamento dichiarando che un "missile di precisione" ha colpito un deposito in cui erano stoccate armi inviate dagli Usa e dall'Europa provocando un incendio che poi si è propagato al vicino centro commerciale.
L'attacco ha ulteriormente inasprito le ostilità fra Kiev e Mosca. Il governatore della regione Dmytro Lunin ha parlato di «crimine di guerra» da parte della Russia. Durissima la reazione del presidente ucraino Zelensky che ha giudicato il raid come un «atto terroristico spudorato». Immediata anche la condanna internazionale e dei leader riuniti nel G7 in Germania. Dal canto suo, la Russia continua a condannare l'invio di armi all'Ucraina da parte delle potenze straniere e a minacciare i Paesi che aiutano materialmente Kiev, in una spirale di violenza e scontro dalla quale non si intravede una via di uscita. «Le continue consegne di armi da Washington a Kiev», ha affermato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Tass, «non fanno altro che inasprire la spirale del conflitto e aumentare la minaccia di un ulteriore aggravamento con conseguenze imprevedibili».
In questi giorni cresce il timore che la Bielorussia, alleata di Mosca, possa entrare in guerra al fianco della Russia. Il presidente ucraino ha lanciato un appello ai bielorussi. «La leadership russa vuole trascinarvi nella guerra fra la Russia e l'Ucraina perché non gliene importa nulla delle vostre vite. Ma voi non siete schiavi e potete decidere il vostro destino da soli». E dopo il G7 in Germania, che ha confermato il sostegno totale all'Ucraina e l'invio di nuive armi a Kiev, nella serata di oggi, 28 giugno, a Madrid comincia il vettice della Nato nel corso del quale si deciderà dell'ingresso di Svezia e Finlandia nell'Alleanza atlantica.
(Foto Reuters: soccorritori al lavoro nel centro commerciale colpito dai missili)



