Il dolore è soggettivo
Vero. Dipende da molteplici fattori, tra cui la velocità di conduzione nervosa. E anche da fattori familiari e culturali.
Il mal di schiena non è una malattia.
Vero. Se non curato, può degenerare, ma in sé è l’indice che la schiena sta facendo un lavoro inadeguato. È quindi una condizione che va affrontata e non ignorata o soffocata con un eccesso di farmaci.
Si può guarire.
Vero. Cercando di attivare quei piccoli cambiamenti che permettono ai muscoli della schiena di tornare a esercitare correttamente il proprio ruolo.
Fare attività fisica previene rigidità e dolori.
Vero. Una sana attività motoria, complessa e aerobica (cioè in cui il corpo viene coinvolto in modo dinamico in tutte le sue parti) favorisce il lavoro armonico dei vari gruppi muscolari.
L’osso non fa male.
Vero. Salvo i casi di fratture o neoplasie, il dolore viene dalle parti molli, come i muscoli e i tendini.
Un bagno caldo è un valido rimedio.
Vero. Il calore aiuta la muscolatura a rilassarsi. Utili anche applicazioni sulla parte dolente di sacchetti di tessuto naturale pieni di sale o noccioli di ciliegio scaldati prima nel microonde (facendo attenzione a che la temperatura non sia eccessiva).
L’ernia non sempre è accompagnata dal dolore.
Vero. Ci sono delle ernie silenti. Dipende da dove il disco esce o protrude e a che tessuto va a dare fastidio. Se si tratta di tessuti inerti, come l’osso, non si avverte dolore
I muscoli della schiena si strappano.
Falso. Solo se sottoposti a un grosso carico (per esempio negli atleti). Un dolore improvviso è dovuto alla contrattura di un muscolo, già sottoposto a una fatica eccessiva e prolungata nel tempo.
Il mal di schiena arriva all’improvviso.
Falso. È invece una lenta costruzione, pressoché asintomatica, di piccoli gesti non conformi, come per esempio portare tacchi troppo alti, stare seduti con le gambe incrociate, guidare a lungo…
Per una diagnosi sono necessarie indagini approfondite (Rsm o Tac).
Falso. Basterebbe un buon esame obiettivo, seguito da indagini sullo stile di vita del paziente. Si ricorre ad altri strumenti diagnostici solo in caso di un persistere del dolore acuto e se ci sono altri sintomi
come l’irrigidimento degli arti o formicolii.
Con il mal di schiena occorre stare a riposo.
Falso. Passata la fase acuta un sano movimento (camminata veloce, nuoto, fare le scale a piedi, ginnastica dolce…) aiuta a evitare di irrigidirsi.
In caso di dolore meglio ricorrere ai farmaci.
Falso. Molto spesso i farmaci non servono, soprattutto se si tratta di antinfiammatori. Raramente il fastidio è dato da uno stato infiammatorio, soprattutto nella fase iniziale. Può essere utile un’integrazione
di minerali come il magnesio e il potassio.
Il nuoto è un toccasana per la schiena.
Falso. La piscina non è una terapia. Non è indicata per chi la vive con disagio, si irrigidisce, prova emozioni negative: meglio altre attività come il pilates, la danza del ventre, persino i balli latino-americani.
Vero. Dipende da molteplici fattori, tra cui la velocità di conduzione nervosa. E anche da fattori familiari e culturali.
Il mal di schiena non è una malattia.
Vero. Se non curato, può degenerare, ma in sé è l’indice che la schiena sta facendo un lavoro inadeguato. È quindi una condizione che va affrontata e non ignorata o soffocata con un eccesso di farmaci.
Si può guarire.
Vero. Cercando di attivare quei piccoli cambiamenti che permettono ai muscoli della schiena di tornare a esercitare correttamente il proprio ruolo.
Fare attività fisica previene rigidità e dolori.
Vero. Una sana attività motoria, complessa e aerobica (cioè in cui il corpo viene coinvolto in modo dinamico in tutte le sue parti) favorisce il lavoro armonico dei vari gruppi muscolari.
L’osso non fa male.
Vero. Salvo i casi di fratture o neoplasie, il dolore viene dalle parti molli, come i muscoli e i tendini.
Un bagno caldo è un valido rimedio.
Vero. Il calore aiuta la muscolatura a rilassarsi. Utili anche applicazioni sulla parte dolente di sacchetti di tessuto naturale pieni di sale o noccioli di ciliegio scaldati prima nel microonde (facendo attenzione a che la temperatura non sia eccessiva).
L’ernia non sempre è accompagnata dal dolore.
Vero. Ci sono delle ernie silenti. Dipende da dove il disco esce o protrude e a che tessuto va a dare fastidio. Se si tratta di tessuti inerti, come l’osso, non si avverte dolore
I muscoli della schiena si strappano.
Falso. Solo se sottoposti a un grosso carico (per esempio negli atleti). Un dolore improvviso è dovuto alla contrattura di un muscolo, già sottoposto a una fatica eccessiva e prolungata nel tempo.
Il mal di schiena arriva all’improvviso.
Falso. È invece una lenta costruzione, pressoché asintomatica, di piccoli gesti non conformi, come per esempio portare tacchi troppo alti, stare seduti con le gambe incrociate, guidare a lungo…
Per una diagnosi sono necessarie indagini approfondite (Rsm o Tac).
Falso. Basterebbe un buon esame obiettivo, seguito da indagini sullo stile di vita del paziente. Si ricorre ad altri strumenti diagnostici solo in caso di un persistere del dolore acuto e se ci sono altri sintomi
come l’irrigidimento degli arti o formicolii.
Con il mal di schiena occorre stare a riposo.
Falso. Passata la fase acuta un sano movimento (camminata veloce, nuoto, fare le scale a piedi, ginnastica dolce…) aiuta a evitare di irrigidirsi.
In caso di dolore meglio ricorrere ai farmaci.
Falso. Molto spesso i farmaci non servono, soprattutto se si tratta di antinfiammatori. Raramente il fastidio è dato da uno stato infiammatorio, soprattutto nella fase iniziale. Può essere utile un’integrazione
di minerali come il magnesio e il potassio.
Il nuoto è un toccasana per la schiena.
Falso. La piscina non è una terapia. Non è indicata per chi la vive con disagio, si irrigidisce, prova emozioni negative: meglio altre attività come il pilates, la danza del ventre, persino i balli latino-americani.


