Gli Ospedali della Venezia del XVIII secolo offrivano la loro ospitalità ad orfani, bambini abbandonati e poveri. L’attività musicale che vi si svolgeva era intensissima. Ed Antonio Vivaldi fu chiamato dal Pio Ospedale della Pietà fra il 1713 ed il 1719 ad offrire un contributo, rimasto decisivo nella storia della musica.
Le giovani ospiti degli ospedali erano oggetto di ammirazione e di un passaparola che richiamava addirittura visitatori forestieri. Il cronista Charles de Brosses così ne parlò: “La musica eccezionale è quella degli Ospedali dove le “putte” cantano come gli angeli e suonano il violino, l’organo, l’oboe, il violoncello, il fagotto”. Ecco una ricostruzione di quelle atmosfere, con l’esecuzione di una delle pagine del cd:


Il contesto che ne ha propiziato la composizione fa comprendere la dimensione intima e poco mondana della straordinaria musica sacra di Vivaldi. Che è stata riscoperta solo nel secolo XIX: con la sua poesia, ma anche con una carica spirituale che fa prorompere il canto.