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martedì 29 aprile 2025
 

Il vero volto di Dio: Padre o Giudice?

Caro direttore, Dio è Padre o Giudice? Un chiarimento è fondamentale perché, come ebbe a dire padre David Maria Turoldo, «sbagliarsi su Dio significa sbagliarsi su tutto!». In passato la religione cattolica, purtroppo, in gran parte ha impostato la sua catechesi sulla paura. Dio era misericordioso, ma bastava non aver rispettato qualche precetto e ci si ritrovava, senza appello, all’inferno. Ciò provocava nelle persone più sensibili paura e angoscia. Ma si può amare un Dio così? I ministri di una Chiesa siffatta, rappresentanti in terra di tale Dio, acquisivano un immenso potere, nel concedere intercessioni, grazie e perdono. E c’è chi rimpiange tale impostazione. L’enorme ostilità all’interno della Chiesa verso papa Francesco ne è la prova lampante. Per nostra fortuna, però, Dio non lo possiamo inquadrare nei nostri schemi, nei nostri sensi di colpa. Lo Spirito, continuamente all’opera, ci svela, attraverso Cristo, il volto di Dio. L’unico credibile e in piena sintonia con il nostro essere creature umane.

Non quindi un Dio che ci aspetta al varco per trattarci come meritiamo, un Dio da conquistare a suon di sacrifici e privazioni, un Dio che quasi si pente della sua creazione, tanto da permettersi che una gran parte vada perduta. No, il Dio di Gesù è il Dio della gioia, della libertà, della vita vissuta in pienezza, con tutti i suoi limiti e imperfezioni. Frutto di una creazione in divenire, non ancora compiuta. La sua caratteristica è la liberazione dalla paura, in particolare dalla paura delle paure: quella di Dio. Egli ci spinge a vivere intensamente, anche a costo di sbagliare, a rischiare nelle scelte (non dimentichiamo la parabola dei talenti!), a crescere nell’amore, che è l’unica caratteristica che ci fa essere veramente umani. Per il resto ci invita a vivere con fiducia questa avventura difficile e impegnativa che è la vita, affidandosi a un Padre che ci ama e che ci amerà sempre e comunque, qualunque cosa succeda.

LUIGI MAGNANI

Grazie per questa bella riflessione. Il Dio che Gesù Cristo, suo Figlio, ci ha rivelato è Padre, è Amore. Per questo la caratteristica del cristianesimo è la libertà. Che non vuol dire fare quello che si vuole, ma rispondere con l’amore all’Amore. O anche scegliere di rifiutare l’Amore e autoescludersi dalla salvezza. Dio ci ama ma non si impone. È sempre pronto ad accoglierci con commozione come un figlio prodigo e anche a implorarci di perdonare come fece il padre della parabola con il figlio maggiore.


05 settembre 2019

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