Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 18 aprile 2025
 

La religione non è uno show, la fede non è uno spettacolo di fuochi d'artificio

La riflessione per mercoledì 1° marzo - Parola del giorno: Luca 11,29-32

Il Vangelo di oggi inizia con una folla grande che si accalca attorno a Gesù. Potremmo dire che questo è un buon segno, ma in realtà basta leggere un po’ più avanti nei versetti successivi e renderci conto che quella folla è lì perché è incuriosita dai segni che Gesù compie e non dal suo messaggio. Molti confondono la fede con i fuochi d’artificio di fatti straordinari e stranezze varie che servono solo ad alimentare un atteggiamento religioso teatrale e superstizioso, mentre invece la vera fede è riconoscere in un uomo crocifisso il figlio di Dio. Questa verità è così scandalosa che tutti gli evangelisti descrivono la scena della morte di Gesù sottolineando che persino i suoi discepoli fuggirono tutti, ed è paradossale che sarà proprio un soldato pagano a riconoscere per primo il Figlio di Dio nella totale sconfitta di un uomo morto sulla Croce.

La verità però è che questa fede è un dono, e la si riceve solo se si è disposti a lasciarsi spogliare da tutto ciò che non serve. In questo senso più si progredisce nel percorso di fede e più dovrebbero diminuire tutte le richieste di segni da parte di Dio, perché la vera fede è sapere che il Signore ci darà l’unico segno che conta: rivelarsi nella nostra debolezza. Questo farà dire un giorno a San Paolo “quando sono debole è allora che sono forte”. Ma si accede a una simile rivelazione quando si smette di considerare la religione uno spettacolo, e si prende sul serio ciò che Dio ci mette dinanzi ogni giorno, senza ricercare nulla di sensazionale.


28 febbraio 2023

 
Pubblicità
Edicola San Paolo