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Il nome, sarà, ovviamente in latino, Pope Leo XIV, e come i suoi due ultimi predecessori anche Prevost ha scelto di mantenere la sua presenza sui social media attraverso gli account ufficiali papali su X e Instagram ereditando su entrambe le piattaforme l'account @Pontifex che erano già stati utilizzati da papa Francesco e prima ancora da Benedetto XVI e che, pubblicando in nove lingue (inglese, spagnolo, portoghese, italiano, francese, tedesco, polacco, arabo e latino), raggiungono complessivamente 52 milioni di follower.
«I contenuti pubblicati da Papa Francesco», si legge in una nota del Dicastero vaticano per la comunicazione, «verranno prossimamente archiviati su una apposita sezione del sito web istituzionale della Santa Sede Vatican.va». Su Instagram l'account si chiama @Pontifex – Pope Leo XIV, unico account ufficiale del Santo Padre sulla piattaforma, in continuità con l'account di papa Francesco @Franciscus. I contenuti pubblicati sull’account @Franciscus, rimarranno accessibili come archivio commemorativo “Ad Memoriam”».
Sull’account ufficiale di Instagram, seguito da migliaia di followers, è stato pubblicato il primo post con l’immagine del Papa sulla Loggia della Basilica di San Pietro subito dopo l’elezione e il saluto iniziale rivolto ai fedeli in varie lingue (inglese, portoghese, spagnolo, italiano, francese, polacco e tedesco). La presenza dei Papi sui social media ha avuto inizio il 12 dicembre 2012 quando Benedetto XVI lanciò l’account @Pontifex su Twitter, ereditato pochi mesi dopo da papa Francesco.
A questo canale è stato aggiunto il 19 marzo 2016 anche l’account ufficiale su Instagram, chiamato @Franciscus. «Quella di papa Francesco sui social media», spiega il Dicastero, «è stata una presenza significativa: circa 50mila post, pubblicati complessivamente sui nove account di @Pontifex e su @Franciscus, ci hanno accompagnato quasi ogni giorno del pontificato di Francesco con brevi messaggi di carattere evangelico o esortazioni in favore della pace, della giustizia sociale, della cura del creato, raggiungendo una grande interazione soprattutto nei tempi difficili. Nel 2020, anno dai dati eccezionali a causa della pandemia, i suoi messaggi sono stati visti 27 miliardi di volte».



