«La Chiesa o è eucaristica o semplicemente non è». Citando papa Benedetto XVI, monsignor Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona, ha indicato con queste parole la sfida che la comunità ecclesiale italiana si trova dinanzi e che è al centro del 25° Congresso eucaristico nazionale, in corso nel capoluogo marchigiano. Cinque le traiettorie indicate da Menichelli come essenziali: «Rinnovare la fede in Cristo signore, rimotivare la missione e la testimonianza; raccontare con letizia e coraggio l’Amore della nostra vita, percorrere la via della santità, leggere l’Eucaristia come modello del convivere sociale».
Nell’omelia della Messa d’apertura del Congresso, celebrata nello scenario del porto di Ancona, il cardinale Giovanni Battista Re, Legato pontificio, ha sottolineato che «l’Eucaristia è capace di dare risposta alle aspirazioni profonde del cuore umano e alle grandi sfide presenti nella società odierna. Contiene infatti il nucleo essenziale della risposta cristiana a quanti nel nostro tempo – affascinati dalle capacità creative e dalle mirabili conquiste dell’intelligenza – tendono a dimenticare il Creatore e a illudersi di avere nelle proprie mani anche il proprio destino».
Questo incontro con Cristo nell’Eucaristia non è qualcosa di intimistico, ma una spinta alla testimonianza e alla solidarietà con gli altri. Come ha spiegato il porporato, «l’Eucaristia è luce anche per il servizio al bene comune e per il contributo che i cristiani devono apportare alla vita sociale e politica, che oggi ha bisogno più che mai di un colpo d’ala che conduca a un reale rinnovamento nell’onestà, nella rettitudine morale, nella giustizia e in una vera solidarietà». Al termine della giornata, il concerto del maestro Giovanni Allievi e dell’Orchestra filarmonica marchigiana dal titolo “De-sidera. Ho ardentemente desiderato...” è stato occasione per indagare nel cuore dell’uomo, con l’aiuto della musica e delle parole, il suo desiderio di infinito.
Nell’omelia della Messa d’apertura del Congresso, celebrata nello scenario del porto di Ancona, il cardinale Giovanni Battista Re, Legato pontificio, ha sottolineato che «l’Eucaristia è capace di dare risposta alle aspirazioni profonde del cuore umano e alle grandi sfide presenti nella società odierna. Contiene infatti il nucleo essenziale della risposta cristiana a quanti nel nostro tempo – affascinati dalle capacità creative e dalle mirabili conquiste dell’intelligenza – tendono a dimenticare il Creatore e a illudersi di avere nelle proprie mani anche il proprio destino».
Questo incontro con Cristo nell’Eucaristia non è qualcosa di intimistico, ma una spinta alla testimonianza e alla solidarietà con gli altri. Come ha spiegato il porporato, «l’Eucaristia è luce anche per il servizio al bene comune e per il contributo che i cristiani devono apportare alla vita sociale e politica, che oggi ha bisogno più che mai di un colpo d’ala che conduca a un reale rinnovamento nell’onestà, nella rettitudine morale, nella giustizia e in una vera solidarietà». Al termine della giornata, il concerto del maestro Giovanni Allievi e dell’Orchestra filarmonica marchigiana dal titolo “De-sidera. Ho ardentemente desiderato...” è stato occasione per indagare nel cuore dell’uomo, con l’aiuto della musica e delle parole, il suo desiderio di infinito.


