Un giovane che continua a parlare al cuore dei suoi coetanei. Un testimone capace di unire interiorità e impegno, fede e vita quotidiana. Sarà dedicata alla figura di Pier Giorgio Frassati, canonizzato lo scorso 7 settembre in piazza San Pietro da Leone XIV, la serata in programma martedì 25 novembre, alle 18.30, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: un appuntamento pensato per giovani studenti, educatori e tutti coloro che desiderano riscoprire la forza attuale della santità laicale.

L’incontro, dal titolo “San Pier Giorgio Frassati: preghiera, azione e sacrificio”, è promosso dall’Azione Cattolica Ambrosiana, dal Gruppo FUCI "Giuseppe Lazzati" dell'Università Cattolica e dalla Pastorale Giovanile diocesana. Un’alleanza educativa che nasce dal desiderio di proporre ai ragazzi una figura capace di parlare il loro linguaggio: quello della concretezza, del servizio, della gioia semplice e contagiosa.

Una figura che continua a ispirare

Nato a Torino nel 1901, studente di ingegneria, appassionato di montagna e impegnato nella vita ecclesiale, Pier Giorgio Frassati ha attraversato la sua breve esistenza con un entusiasmo che sorprende ancora oggi. La sua unione di preghiera, azione caritativa e sacrificio personale non fu un idealismo astratto, ma un modo di stare nel mondo: aiutando i poveri, sostenendo gli amici, impegnandosi nelle associazioni cattoliche del suo tempo.

È questo intreccio armonioso tra vita spirituale e responsabilità concreta che l’evento del 25 novembre vuole riproporre alle nuove generazioni: non per nostalgia, ma per mostrare come alcuni percorsi di santità siano profondamente attuali.

Gli interventi della serata

L’incontro si svolgerà nell’aula G.126 dell’Ateneo (largo Gemelli, 1) e vedrà la partecipazione di tre figure significative. La prima è quella di don Juan Manuel Gutiérrez, sacerdote messicano che racconterà il suo legame personale con Pier Giorgio. La sua testimonianza vuole essere un ponte tra continenti e generazioni, mostrando come l’esempio di Frassati abbia varcato confini geografici e culturali. A seguire interverrà don Roberto Falciola, vice-postulatore della causa di canonizzazione, che offrirà uno sguardo approfondito sulla spiritualità e sul percorso ecclesiale del beato. La sua presenza ricorda che l’eredità di Frassati non appartiene solo al passato, ma continua a crescere nella vita della Chiesa.

Chiuderà il dialogo il frate domenicano Alberto Casella, professore di Teologia in Cattolica Assistente Ecclesiastico generale della regione Lombardia dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, chiamato a collocare l’esperienza di Pier Giorgio dentro la più ampia riflessione sulla santità laicale: una sfida che riguarda soprattutto i giovani, chiamati a vivere la fede nel ritmo frenetico del presente.

Una proposta per i giovani di oggi

In un tempo segnato da incertezze e fragilità, la vita di Pier Giorgio appare come un invito limpido: non chiudersi, non lasciarsi paralizzare dalla stanchezza o dal cinismo, ma mettere a frutto i propri talenti per il bene degli altri. La sua gioia era concreta, non ingenua; il suo credo, vissuto con rigore, non era mai slegato dalla vita quotidiana. L’evento in Cattolica si presenta così come un’occasione per ritrovare uno sguardo più alto, capace di coniugare interiorità e servizio. Un tempo di ascolto e di incontro, un’opportunità per i giovani di fermarsi, fare silenzio, tornare all’essenziale.

Guardare “verso l’alto”

“Verso l’alto”: così Pier Giorgio scrisse una volta su una fotografia scattata durante un’escursione. Una frase semplice, che ancora oggi riassume la direzione della sua vita. Non un invito all’evasione, ma a una fedeltà quotidiana che sa tenere insieme cielo e terra. La serata del 25 novembre vuole restituire proprio questo sguardo: una fede incarnata, gioiosa, forte. Una santità accessibile, fatta anche di passi piccoli ma decisi. E un giovane, Pier Giorgio, che continua a farsi compagno di strada per chi desidera costruire la propria vita sulla roccia.