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Festeggerà 88 anni il 19 marzo: alla vigilia del suo prossimo compleanno, il teologo svizzero Hans Küng è tornato a riproporre una revisione e un’abolizione del dogma dell’infallibilità papale, sancito da Pio IX e dal concilio Vaticano I nel 1870. «Vorrei rivolgere di nuovo al Papa un appello che ho più volte inutilmente lanciato nel corso di una discussione pluridecennale in materia di teologia e di politica della Chiesa», ha scritto Küng. «Imploro papa Francesco, che mi ha sempre risposto in modo fraterno: riceva questa ampia documentazione e consenta nella nostra Chiesa una discussione libera, non prevenuta e aperta su tutte le questioni irrisolte e rimosse legate al dogma dell’infallibilità. Non si tratta di banale relativismo, che mina i fondamenti etici della Chiesa e della società. E nemmeno di rigido e insulso dogmatismo legato all’interpretazione letterale. È in gioco il bene della Chiesa e dell’ecumene».



